Messaggio “Insieme per l’Europa 2004”
1. L’Europa è giunta ad un momento decisivo per la sua esistenza e per il suo progetto futuro: non può infatti limitarsi ad essere un mercato o un’unione per la sicurezza dei suoi cittadini. Si avverte che un nuovo soffio dell’amore di Dio su tutti i suoi popoli spinge l’Europa ad essere molto di più.
Continente della varietà e della bellezza, essa ha vissuto momenti di splendore e di crescita, ma anche l’amara verità che, senza riferimento a valori profondi, l’uomo viene sradicato dalla sua umanità e si rivela capace dei peggiori mali.
Nell’ultimo secolo, due guerre mondiali, i lager, i gulag e, in modo particolare, la Shoah sono stati testimoni di una tenebra che ha abitato il nostro continente, e ha toccato dolorosamente il resto del mondo. E ora emarginazioni, ingiustizie, sfruttamenti e la piaga del terrorismo reclamano soluzione.
Nonostante tutti questi mali, però oggi vediamo con gratitudine l’affermarsi di un’Europa riconciliata. Un’Europa libera e democratica. (in tedesco – letto da Helmut Nicklas, YMCA di Monaco)
2. Ispirati dalla forza trasformante del Vangelo, ci sentiamo chiamati a lavorare per un continente unito e molteplice.
Noi, appartenenti a più di 150 movimenti e gruppi di diverse chiese e comunità cristiane convenuti a Stoccarda da ogni angolo del continente, vogliamo testimoniare la novità della crescente comunione tra noi, avviata dallo Spirito.
Tale comunione di vita è un ulteriore frutto delle tradizioni culturali che, alla luce della rivelazione giudaico-cristiana, hanno edificato nei secoli il nostro continente.
Offriamo questa comunione come contributo ad un’Europa capace di rispondere alle sfide del nostro tempo. (in italiano – letto da Andrea Riccardi, Comunità di Sant’Egidio)
3. I carismi, i doni di Dio, ci spingono sulla via della fraternità universale, che per noi è la più profonda vocazione dell’Europa. Fraternità altro non è che amore evangelico vissuto fra tutti, sempre rinnovato, a cominciare da qui e da ora.
Fraternità è:
- condivisione di beni e risorse;
- uguaglianza e libertà per tutte e per tutti;
- approfondimento del patrimonio culturale comune;
- apertura a quanti sono portatori di altre culture e tradizioni religiose;
- amore solidale con i deboli e i poveri nelle nostre città;
- senso profondo della famiglia;
- attenzione alla vita in tutto il suo percorso naturale;
- cura della natura e dell’ambiente;
- sviluppo armonico dei mezzi di comunicazione.
Attraverso questa fraternità vissuta, l’Europa diventa essa stessa messaggio di pace; una pace attiva, che si costruisce nel quotidiano, sulla base del perdono dato e richiesto. Una pace che vuol costruire ponti tra i popoli, “globalizzando” la solidarietà e la giustizia. (in francese – letto da Marie-Christine de Roberty, Equipes Notre Dame)
4. Questo messaggio non vuol essere una semplice affermazione di intenti, ma la testimonianza di ciò che tra noi, pur in modo incipiente, è già realtà.
Noi, riuniti a Stoccarda e collegati negli incontri paralleli in oltre 150 città del continente, vogliamo lavorare assieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà perché l’Europa sia luogo di amore e fraternità, sia consapevole delle sue responsabilità e si dimostri aperta al mondo intero. (in inglese – letto da Kitty Arbuthnott, Alpha Corse)