Credo che ci sarà un’unica realtà da dare: rendere di nuovo visibile l’amore di Dio attraverso la nostra vita, ma anche mostrando la nostra gioia, la nostra comunione, questa molteplicità di Comunità e di Movimenti che testimoniano nuovamente che Dio ci ama.
Noi sentiamo che questo processo in atto in Europa, che va verso un’Europa comune, è un chiaro segno dei tempi. E i segni dei tempi sono voci di Dio. Il cristianesimo non dovrebbe essere solamente una sovrastruttura religiosa, ma dovrebbe prendere tutta la persona.
L’Europa si sta allargando e si sta unendo, e vogliamo cercare di cogliere gli stimoli che vengono da Dio e di incarnarli nella realtà dei nostri Movimenti. E che questo momento storico è arrivato, lo vediamo anche dal fatto che i Movimenti stanno cooperando. E’ mio desiderio che l’Europa ritrovi la sua anima cristiana, che sia ravvivata attraverso l’agire dello Spirito Santo. E vorrei esserci in questa impresa appassionante.
C’è un grande desiderio di levare insieme la nostra voce, non stando sulla difensiva con le spalle al muro, e non solamente per reagire alle miserie che ci hanno colpito in Europa, ma per dare delle risposte attinte dal Vangelo e non solo con le parole, ma anche concretamente, con i fatti.
Stiamo percorrendo la strada aperta dai fondatori dell’Europa e da tutti quegli uomini che, nel corso della storia, hanno rifiutato la fatalità dei conflitti e si sono impegnati a far cadere le barriere. La vera sfida di oggi è il domani. Sapremo trasformare quest’impulso di fraternità in una realtà in grado di influire sul futuro dell’Europa?
Per me questi momenti sono come la faccia visibile dell’iceberg, questo corpo di Cristo presente nel mondo per dare un’anima, per essere il sale della terra.
In Insieme per l’Europa non parliamo di ecumenismo, è una realtà che viviamo insieme. Dal punto di partenza dell’unità possiamo andare avanti… venendo da esperienze diverse, espressioni diverse, ma uniti per una missione comune, uno scopo comune che è dire all’ Europa: ‘ È possibile vivere in unità, è possibile manifestare la riconciliazione ed è possibile far vedere che c’è vita e speranza per il nostro continente’
Se scopriamo i valori di Dio, credo che tutto l’uomo potrà nuovamente respirare e anche tutta la società respirerà. E insieme rendere visibile questo spazio interiore, dove dimora Dio, e aiutare gli uomini a trovarlo.
Unità è possibile, unità è una realtà: lo sperimentiamo insieme. Gesù ha abbattuto le barriere, noi ci siamo trovati gli uni e gli altri, ci siamo capiti profondamente, dal di dentro e questa è per me la cosa più grande. Naturalmente non ci si ferma a questa comunione, ma ci porta a Insieme per l’Europa, per la nostra società.
Insieme per l’Europa deve diventare nei paesi europei un movimento di sentimenti, di idee… perché una corrente di passione per l’unità travolga le rigidità e le frontiere. Non è una bella manifestazione, ma l’espressione di un destino che sentiamo come vocazione per noi cristiani, come chance per i nostri concittadini, come dono al mondo intero. E’ una corrente profonda della storia. E questa corrente, alla fine, sarà travolgente e coinvolgente.
Ciò che abbiamo da dire non sono solo idee, ma fatti sperimentati e vissuti fra noi. Per questo vorrei dire che l’Europa può essere contenta di avere al suo cuore un popolo di Dio che da tempo sta attuando questa unione, questa cooperazione, questa comunione. Ne è nata una rete e siamo contenti di far diventare l’Europa una realtà, uno spazio in cui c’è la gioia di vivere.
Perché vogliamo fare questo? Perché noi amiamo l’Europa, ma la vediamo non come dovrebbe essere. Pensiamo infatti che anche se il processo di unificazione avverrà e per intero, l’Europa non sarà ancora quella che noi desideriamo. Mancherà a lei forse ciò che è più importante, proprio la parte spirituale.” “Ogni movimento, comunità, opera, è una risposta alla notte collettiva che domina il mondo. E proietta una luce nata dallo Spirito Santo, che è risposta a quella particolare oscurità e costruisce reti di fraternità. Occorre, ora più che mai, allargare queste reti e, nell’amore reciproco, comporre una grande rete di fraternità universale.