Ha un futuro la speranza?

Ormai non si contano le ricerche ecclesiali, sociali, culturali per il futuro del Continente su cui getta un ampio sguardo anche l’anno europeo del patrimonio culturale. I Movimenti e le Comunità hanno un loro contributo specifico?

Dall’intervento di Michael Hochschild  “Sulla riconciliazione col futuro”,  Insieme per l’Europa Monaco, 1.7.2016

Ha un futuro la speranza o il nostro mondo è coinvolto in crisi e problemi senza speranza? Se il futuro ha ancora una possibilità, come dovremmo chiamarlo questo nuovo mondo? E non ha forse esso bisogno di sostegno da forze creative di carattere sociale, se non addirittura religioso?

  1. Il futuro ha bisogno di speranza, se non vogliamo restare invischiati nella permanente crisi presente e cadere nella disperazione.
  2. Il futuro ha bisogno non solo di molta speranza, ma il mondo che speriamo ha bisogno di un altro nome di quello della modernità, perché l’andamento della società moderna è seriamente compromesso e noi soffriamo per molteplici crisi di orientamento. Se il futuro deve essere diverso, allora alla fine di uno sviluppo verso un miglioramento c’è la cosiddetta società postmoderna.
  3. Se ciò alla fine conduce ad una realtà migliore, dipende anche da fresche forze creative culturali. Qui viene a contare il contributo dei nuovi Movimenti spirituali ed anche dei nuovi Movimenti sociali: coi loro alti ideali essi puntano sempre ad un domani ed anticipano già per questo una parte del programma della società e delle Chiese. In poche parole: essi mostrano già oggi come potrebbe andare diversamente il domani.

Le sfide sono due: da una parte ci troviamo in una profonda crisi di sistema della società moderna; ora non basta più adattarsi continuamente alle nuove situazioni: è iniziato un cambiamento radicale della civiltà moderna che ci richiede un nuovo pensiero ed un nuovo agire. La seconda sfida risiede negli stessi nuovi Movimenti spirituali: la loro fede, il loro impegno e soprattutto la loro fiducia sono molto richiesti sulla via per uscire dalla crisi, perché essi creano la necessaria fiducia nel futuro. Ma per questo i nuovi Movimenti spirituali devono comprendersi in modo più forte che finora come forze culturali creative e comportarsi di conseguenza. In certo modo devono diventare maggiormente Movimenti di impegno sociale.

Oggi c’è bisogno di uno sguardo in avanti; in altre parole: una riconciliazione con il futuro.

E i nuovi Movimenti sociali, ed ancor più i nuovi Movimenti spirituali, sono proprio fatti per questo. Le visioni del futuro appartengono a loro come la tessera di appartenenza per una organizzazione. I Movimenti non offrono solo alternative concrete per altri orientamenti di vita, ma con questo essi soprattutto allargano strettoie moderne. Ecco l’esempio di un individuo moderno: da ciò si sviluppa (di nuovo) in lui una persona sociale, o rispettivamente religiosa, con relativi legami e responsabilità nel suo concreto mondo vitale.

In questo senso i nuovi Movimenti spirituali devono mostrare che essi, in quanto Movimenti spirituali, non sono mai solo Movimenti spirituali, ma sempre anche Movimenti sociali e nella fede attingono una forza creativa culturale. Allora essi sono superiori ai nuovi Movimenti sociali, perché non sono come questi ultimi fissati su certi temi, ma hanno con Dio e con il mondo un’ampiezza illimitata. In tutto ciò è decisivo l’insieme dei Movimenti spirituali e delle loro Chiese: solo una Chiesa riconciliata può apportare un contributo credibile alla riconciliazione. Un ‘Insieme per l’Europa’ non sarà sufficiente per una riconciliazione col futuro; è richiesto un Insieme per tutto il mondo di domani.

Prof. Dr. Michael Hochschild, direttore di ricerca e professore del pensiero postmoderno al Time-Lab di Parigi / Institut d’Études et de Recherches postmodernes; ha studiato pedagogia, sociologia, filosofia, psicologia e teologia ad Amburgo, Francoforte e Bielefeld.

Scarica qui il discorso integrale: 2016 07 01 IpE Monaco – M. Hochschild sulla riconciliazione col futuro>>

 

Monaco 2016 finalmente online

Ci siamo! Con l’impegno di molte persone è uscita la completa documentazione dell’evento che si è svolto a Monaco dal 30 giungo al 2 luglio 2016: tutte le foto e i contributi del Congresso e della Manifestazione in piazza.

E’ disponibile in inglese e in tedesco.

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Puoi anche scaricare la versione pdf IN INGLESE > e in IN TEDESCO >

a cura della Segreteria di Insieme per l’Europa

L’Europa senza fraternità è impensabile

Sala Capitolare di San Salvatore in Lauro a Roma, 17 febbraio 2017: Insieme per l’Europa presente al Convegno dell’Associazione “Città per la fraternità”.

In seguito al saluto della presidente Milvia Monachesi, varie sono state le analisi delle potenzialità e delle problematiche del continente europeo. Sono intervenuti Donato Falmi, già direttore dell’Editrice Città Nuova, Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente della Lega per le Autonomie e l’on. Silvia Costa, europarlamentare e attualmente coordinatrice della Commissione Cultura per S&D che, concludendo, ha affermato che “un’Europa senza la fraternità è impensabile”.

Al tema in questione «Europa: Libertà, Uguaglianza e… la Fraternità?  Quale chance oggi», l’esperienza di Insieme per l’Europa, presentata da Diego Goller (Italia) e Ilona Toth (Ungheria) ha messo in luce l’azione di Comunità e Movimenti di varie Chiese cristiane che intendono essere un contributo all’unità europea, partendo dal loro ricco patrimonio spirituale e culturale.

“Si dice che l’Europa si unisce unendo le città. Sono lì nelle città i veri problemi da risolvere, le vere risposte da dare. Si dice anche spesso: “agire localmente, pensare globalmente”; forse si potrebbe piuttosto dire che oggi si deve “pensare localmente, agire globalmente”, perché le idee nascono dalla vita, dal territorio, dalle periferie e perché le cause dei problemi che ci preoccupano nelle nostre città hanno origine, spesso, a livello globale”, suggerisce Diego Goller. E, riferendosi a Chiara Lubich, continua: “Chiara infatti, parlando dell’Insieme per l’Europa, diceva sin dall’inizio che è “un INSIEME che tradotto per tutti significa fraternità; mentre Europa sta a significare il lato politico, perché noi serviamo un progetto politico nel senso ampio del termine.”

Nel suo percorso di 17 anni, Insieme per l’Europa ha maturato via via il proprio messaggio che nella dichiarazione finale di “Stoccarda 2007” viene espresso da una serie di “SÌ” perché le città siano luoghi di accoglienza, aperte alle diverse culture”, prosegue Ilona Toth, che cita anche Michael Hochschild, sociologo franco-tedesco, professore a Parigi, che all’ultima Manifestazione a Monaco nel 2016, alla domanda se la speranza ha un futuro, ha dichiarato: “La risposta sono i Movimenti stessi, forze creative di carattere sociale, se non addirittura religioso. La loro fede, il loro impegno e soprattutto la loro fiducia sono molto richiesti sulla via per uscire dalla crisi della società, perché essi creano la necessaria fiducia nel futuro. Ma per questo i nuovi Movimenti spirituali devono comprendersi in modo più forte che finora come forze culturali plasmanti e comportarsi di conseguenza. In certo modo, devono diventare di più Movimenti sociali”.

E ancora Alcide de Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Europa, che ha pronunciato già nel 1952 parole che ci invitano anche oggi al dialogo democratico: “Bisogna scegliere: o parlare, discutere, fare appello alla ragione, fare appello alla capacità umana, oppure ricorrere alla forza, al comando, imporre la volontà di una persona. (…) Nel passato sono stati tanti i conflitti e le guerre per questa impossibilità di trovare l’accordo, di discutere, per l’impossibilità di mettersi insieme in un’Assemblea e trattare di pace; non è meglio che facciamo uno sforzo per raggiungere la pace, per avere delle formule, per avere delle istituzioni che garantiscano questa pace?”

“Grazie dell’invito, grazie di questa chance per le nostre sinergie; lavoriamo insieme affinché le nostre case, comunità e città siano laboratori di comunione, di amicizia e di fraternità, capaci di integrare, aperti al mondo intero” afferma infine Diego Goller.

A conclusione del Convegno, la cerimonia della VIIIª edizione premio Chiara Lubich per la Fraternita’ assegnato quest’anno al Comune di Assisi, la città dove « 600 anni prima della declinazione dei tre principi della Modernità, coniati dalla Rivoluzione Francese (Libertà Uguaglianza e Fraternità), riecheggiò per prima la parola Fraternità ad opera di Francesco… » come si afferma nella motivazione della premiazione.

Vedi anche: www.cittaperlafraternita.org/europa-e-fraternita-binomio-impegnativo/

Contributi video del Convegno: //youtu.be/edJSuqMdDaI

E così è stato…

Nell’esperienza vissuta durante l’evento di Insieme per l’Europa a Monaco dal 30 giugno al 2 luglio, c’era veramente tutto: INCONTRO con persone diversissime, ma concordi nel voler affrontare il FUTURO insieme. E le testimonianze della RICONCILIAZIONE hanno fatto vedere che un percorso insieme non è utopia. Alla luce di quanto è accaduto nel frattempo nella città – ed in varie parti del mondo – il messaggio di Insieme sembra più che mai necessario e attuale.

Alcuni dei tanti echi di chi ha fatto l’esperienza di quell’evento (nella lingua originale):
  • München zeigte ein tiefes echtes Gesicht eines Europa, das sich auf Gott und die Welt öffnet. Es wurde verständlich und erfahrbar: Miteinander geht es, Miteinander aller Charismen und Gaben. Der Glaube, die Liebe und die Offenheit führen zur Entängstigung…
  • Magnifique rassemblement avec le souffle des origines et qui ouvre un nouvel avenir pour Ensemble pour l’Europe. Une lumière et une espérance dans une Europe qui en a bien besoin! Remarquable organisation de nos amis allemands.
  • I am British and have always had a very strong sense of being European, and part of a positive process of unification. It was a challenge coming to Munich a week after Brexit, knowing that everyone would ask my opinion about it. I was initially very sad, but I know that being European and being Christian is a bigger idea than any particular political process or institution, and that unity will go ahead anyway. The positive attitude and support of a very impressive list of Christian leaders was very important and can only further this process. The young people present were a great witness to things already happening , and a hope for a better future.
  • Ho colto la profondità, il desiderio di continuare sempre più insieme per una nuova Europa nel cammino della pace costruita sui valori comuni del dialogo e dell’amore. Non abbiamo paura, andiamo avanti, nella certezza che Dio Amore ci precede sempre, a noi tutti gli sforzi, a Lui la gloria del Suo Amore passato dalle nostre azioni positive.
  • Das Podium „Zukunft der Gesellschaft – Auftrag und Verantwortung der jungen Generation“ erfüllte aber voll und ganz meine Erwartungen: Junge Leute, die von ihrem Glauben und ihrer Jugendarbeit innerhalb ihrer Gemeinschaft berichteten. Mir gefiel es sehr gut, mich endlich mit anderen Jugendlichen, die sowohl ähnliche als auch komplett verschiedene Ansichten als ich hatten, auszutauschen und zu diskutieren.
  • Ho capito che anche i piccoli come me possono fare qualcosa per l’Europa, nella stessa strada dei grandi, per iniziare questa unione spirituale dell’Europa, gli uni per gli altri.
  • Hi everyone, I did watch this wonderful event which was a wonderful way to involve people like me around the world in Unity with all ‘People of Good Will’. God’s choicest blessings on everyone who organised this and those who took part. We are meant to be together and not live selfish lives in isolation from our neighbour.
  • Il fatto che ci siamo trovati in un circo mi suggerisce che è importante mettersi in gioco come fanno i protagonisti del circo, giocarsi la vita  per essere di aiuto agli altri.
  • J’ai beaucoup apprécié ce moment à Munich. Maintenant avec toute l’équipe de Lyon nous nous engageons à diffuser ce que nous avons vécu. Bien avec chacun.
  • Insgesamt bin ich sehr dankbar für die Erfahrung der Veranstaltung in München und trage die Erlebnisse und Begegnungen noch lebendig in mir. Vor allem verbinde ich mich im Gebet Tag für Tag weiterhin mit allen, die dort waren, und habe die Hoffnung, dass das Wunder der Einheit der Kirchen eines Tages von Gott geschenkt wird. (…) Für alles, was bei der Kundgebung am Stachus auf der Bühne geboten wurde, kann ich nur meine Anerkennung aussprechen.
  • Anche l’aprire e chiudere l’ombrello (…) non ha distolto da un clima di unità, di gioia, di profondità che ho avvertito. Mi è sembrata la manifestazione della speranza.

Live da Monaco – 3° Giorno


“Sì a ponti di misericordia. Sì alla scoperta dell’altro e della sua ricchezza. Sì alla comprensione che siamo davvero “una cosa sola”, che c’è un’unità e una fraternità per cui lavorare e che vanno trovate le strade per “abbattere” i tanti “muri di separazione””. Le parole di Andrea Riccardi, lette da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio bene esprimono lo spirito e l’impegno dei 5000 presenti alla Karlsplatz (Stachus) di Monaco, il 2 luglio, in occasione della Manifestazione pubblica conclusiva di Insieme per l’Europa, edizione 2016.

Quattro i grandi temi che hanno fatto da filo conduttore dell’evento: l’unità è possibile; la riconciliazione apre al futuro; una cultura del rapporto e della misericordia; missione e futuro. Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ha aperto con un impegno solenne: “Oggi noi qui ci impegniamo ad essere strumenti di questa svolta, strumenti di una nuova visione dell’Europa, strumenti di una accelerazione nel cammino verso l’unità, aprendo, con tutti e per tutti gli uomini e donne del nostro pianeta, un dialogo profondo”. Grande la gioia per i video messaggi giunti da Papa Francesco e dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.

Sono seguite testimonianze di riconciliazione tra Chiese e Comunità. “La riconciliazione apre al futuro”, ha affermato Gerhard Pross del Comitato d’Orientamento di Insieme per l’Europa: “Anche se siamo e rimaniamo diversi, vogliamo vivere in unità, arricchirla delle nostre diversità, contagiare le nostre città e l’Europa”. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Roma) ha spiegato che è nata una rete universale d’amicizia, mentre il Vescovo Frank Otfried July, vice-presidente della Federazione Luterana mondiale: “Sono molte le esperienze che viviamo insieme come Chiese: lavoriamo per i profughi, preghiamo insieme; vogliamo riportare Cristo al centro dell’Europa”. Il Metropolita rumeno-ortodosso per la Germania e il Centro-Nord Europa Seraphim Joanta (Norimberga) ha condiviso gioie e dolori della propria missione: “La sofferenza più grande sono le spinte fondamentaliste che rischiano di distruggere i tentativi di unità tra i cristiani, inoltre mancano i giovani nelle nostre Chiese. Ma non ci abbattiamo, confidiamo in Cristo e in questa rete di fratelli”. Toccante e profetico il momento in cui diversi rappresentati di Chiese cristiane e Movimenti hanno pronunciato il Padre Nostro: “E’ un segno profetico di riconciliazione e perdono – ha spiegato Rev. Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese – un segno che non vogliamo dimenticare mai più”.

Potente e piena di speranza la voce dei giovani: “Sogno un’Europa in amicizia e meno individualista, ha affermato Maria della Repubblica Ceca – “L’Europa comincia da me perché io sono Europa.”

“Insieme” è un’altra delle parole chiave di Insieme per l’Europa: “Nel 2017 ci sarà il Giubileo della Riforma – ha raccontato il Vescovo evangelico Heinrich Bedford-Strohm, presidente della Confederazione luterana tedesca – e vogliamo viverlo insieme: Chiesa evangelica e cattolica”. E il Cardinale Reinhard Marx di Monaco, presidente della Conferenza Episcopale cattolica tedesca: “Dobbiamo riconoscere i segni dell’unità che già viviamo: non siamo separati, vogliamo testimoniare Cristo insieme”.

Il messaggio finale, letto a più voci dai leader di Comunità e Movimenti esprime i frutti del cammino fatto e il futuro, con le prossime tappe: “L’Europa non deve diventare una roccaforte e alzare nuove frontiere. All’insieme non esiste alternativa. Chiediamo a tutti i cristiani (…) di superare le divisioni. Il nostro impegno: viviamo il Vangelo di Gesù Cristo e lo testimoniamo con le parole e con i fatti. C’impegniamo affinché nel mondo crescano unità e pace”.

Live da Monaco – 2° Giorno

Maria Voce, presidente dei Focolari ha aperto la seconda giornata di Congresso: “L’Europa sta attraversando la notte dei suoi principi, la notte del suo ruolo nel mondo, la notte dei suoi sogni. (…) Insieme per l’Europa ci sembra proprio il soggetto capace di ispirare persone singole o associate nel loro impegno per una Europa libera, riconciliata, democratica, solidale e fraterna e che può essere dono per il resto dell’umanità”.

E Steffen Kern della Federazione evangelica di Wuerttemberg: “Dove riponiamo la speranza noi cristiani? Dobbiamo prendere su di noi i dolori e le oscurità delle nostre città. A Stoccarda è nata la Casa della Speranza che accoglie donne e persone sole. Vogliamo testimoniare con il nostro impegno che Dio non abbandona nessuno”. Thomas Romer (YMCA, Monaco) chiarisce che il punto di forza del nostro continente è Cristo e nel suo Vangelo. Gesù c’è anche nelle tempeste, bisogna avere fede. Lui é salito sulla barca per salvarci”.

Nel pomeriggio Insieme per l’Europa ha aperto i propri luoghi di dialogo, confronto e progettualità.

Alla tavola rotonda su “Cristiani e musulmani in dialogo” è emersa la necessità di conoscersi, incontrarsi e lavorare insieme attorno alle sfide sociali e culturali. Pasquale Ferrara, neo ambasciatore italiano ad Algeri, ha sottolineato che il dialogo non lo fanno le culture o le religioni, ma le persone. E’ necessario un bagno di concretezza e realtà. E l’imam Baztami ha invitato ad incontrare l’altro, a conoscerlo. Molte le idee e i progetti emersi dal dibattito tra la filosofa delle religioni Beate Beckmann-Zoeller, il dr. Thomas Amberg della Chiesa Evangelica, il vescovo francese M. Dubost. “Il rimedio alla divisione tra cristiani e musulmani e’ l’alterità, riconoscere l’altro come fratello”, ha affermato Gérard Testard di Efesia (Francia).

Alla tavola rotonda “Verso una sostenibilità in Europa” il Card. Turkson, l’ingegnere ambientale Daniele Renzi, Hans-Hermann Böhm e altri esperti hanno seguito l’invito di Papa Francesco per un dibattito serio e aperto sui cambiamenti climatici e le sfide ecologiche. “Scienze e religioni dovrebbero dialogare – ha affermato il Card. Turkson – per dare un contributo comune alla società”.

“Martirio, la difficile testimonianza dei cristiani del nostro tempo” è il titolo di un’altra tavola rotonda. Tra i relatori c’era Michael Brand, membro del Bundestag tedesco che, in riferimento all’attuale situazione europea, ha ricordato una frase di S. Bonifacio: “Non vogliamo essere come cani muti”. “Personalmente penso che se la minaccia del terrorismo arriva dall’esterno – ha affermato – dentro i nostri confini siamo invece attaccati da un secolarismo aggressivo. Temo meno l’islamizzazione dell’Europa che la diminuzione della fede cristiana”.

Live da Monaco – 1° Giorno

Incontro, riconciliazione, futuro. Sono queste le parole della quarta edizione dell’evento internazionale di Insieme per l’Europa. Dal 1999, oltre 300 Movimenti e Comunità cristiane stanno percorrendo un cammino comune di riconciliazione, mutua comprensione e unità. Qui a Monaco sono 200 i Movimenti presenti e attivamente partecipi al Circus-Krone. E sono 1700 i membri, di 40 Paesi, giunti per il Congresso dei rappresentanti dei Movimenti con il desiderio di riportare i valori cristiani nelle sfide attuali dell’Europa.

Martin Wagner (YMCA Monaco) ha aperto l’evento: “Riconciliazione sarà la nostra parola chiave. Ne abbiamo bisogno, vogliamo essere ambasciatori di riconciliazione: l’abbiamo già sperimentata e questo è il nostro futuro. Vogliamo condividere, lavorare insieme per l’unità e soprattutto contribuire, come cristiani, a sostenere le sfide dell’Europa oggi”. Gerhard Pross (YMCA Esslingen) ha rivolto il suo saluto ai 1700 partecipanti: “Dio vuole che camminiamo uniti verso l’unità”. E il card. Walter Kasper: “500 anni di divisione sono sufficienti: abbiamo un impegno verso l’unità dell’Europa, sennò tradiamo Cristo e ora questa unità è tanto più importante perché l’Europa è in pericolo”.

Il vescovo Krause della Chiesa Evangelica: nel 2007 abbiamo sottoscritto il Manifesto per un’Europa unita e aderito ai “7 Sì”: avevamo un sogno, abbiamo pregato e Dio ci ha esauditi. Sr. Lioba Ruprecht: “Dobbiamo costruire la cultura dell’alleanza”. Hartmud Steeb dell’Alleanza evangelica: “Questo dialogo comune è iniziato negli anni ’90. Dio stesso ha pregato per l’unità. Incontro, speranza e futuro sono le parole che ci accompagnano nei prossimi giorni”.

Nel pomeriggio, 19 forum hanno raccolto tutti attorno alle questioni più scottanti del nostro continente: responsabilità sociale, integrazione, economia, ecumenismo, sfide pastorali, giovani ed Europa, matrimonio e famiglia, riconciliazione, evangelizzazione e molto altro. E’ stato il momento della condivisione di esperienze, idee e progetti, ma anche di una forte testimonianza di fede. Molto partecipato il forum dal titolo “Il prezzo e il premio dell’unità” dove il Card. Walter Kasper ha affermato che la fatica di un’autentica riconciliazione costituisce uno dei maggiori inciampi al movimento ecumenico. Occorre perdono per proseguire il cammino insieme.

Riconciliarsi richiede duro lavoro, ha aggiunto anche Walter Kriechbaum dell’YMCA di Monaco: attraverso di essa guariremo e diverremo portatori di unità.

Dopo il Brexit: Insieme per l’Europa diventa un segno profetico

Dopo le notizie di questo venerdì mattina, il giorno dopo il „Brexit“, i responsabili del Comitato d’Orientamento di Insieme per l’Europa si esprimono all’unisono: Il Congresso europeo  dal 30 giugno al 1 luglio e la Manifestazione su “Karlsplatz” – la piazza nel centro di Monaco – il 2 luglio, riceve su questo sfondo un nuovo, più ampio significato.

P. Heinrich Walter, del Movimento di Schönstatt, si mostra sconcertato e deciso: “Ora il nostro ’Insieme’ diventa ancor più un segno di speranza contro la speranza. La fonte cristiana è quella decisiva riguardo all’identità. Sullo sfondo storico di questa settimana, Dio stesso rende Insieme per l’Europa un segno profetico.”

Gerhard Pross dell‘YMCA Esslingen e portavoce dell’iniziativa in Germania: “Adesso è quanto mai importante che da Monaco parta un chiaro segno ad un Insieme per l’Europa – un segno della comunione, contro gli egoismi e le paure del nostro tempo. Mi pare significativo che sono Papa Francesco, Andrea Riccardi e Jeff Fountain a dire la parola decisiva all’Europa, e non i politici.”

E Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, commenta da Roma: “Questo referendum conferma che l’Europa unita non la fa né la politica né l’economia, ma i valori condivisi dagli europei. Insieme per l’Europa non poteva cadere in un momento migliore”.

Noi Tirolesi andremo a Monaco – chi viene con noi?

Uno dei pulmann che il 2 luglio sarà in viaggio per Monaco ha ancora dei posti liberi – da Innsbruck a Monaco!

Il prezzo a persona è tra 15 € e ca. 25 € (a seconda del posto in cui si sale).

Per prenotazioni e informazioni scrivere a stephan.schmitt@cvjm-tirol.at

Viaggio di andata:

ore 10.00 partenza Innsbruck (stazione)
ore 11.00 partenza Kufstein (stazione)
ore 11.30 partenza Rosenheim (stazione)
ore 12.30 arrivo Monaco (vicino Karlsplatz)

Viaggio di ritorno:

ore 22.15 partenza Monaco (vicino Karlsplatz)
ore 23.15 arrivo Rosenheim (stazione)
ore 23.45 arrivo Kufstein (stazione)
ore 00.45 arrivo Innsbruck (stazione)

Tanti saluti dal Tirolo… e a presto a Monaco!

Un incoraggiante apprezzamento

E’ arrivato un nuovo patrocinio per l’imminente evento a Monaco nel luglio prossimo.

Con parole di forte stimolo e di apprezzamento per l’iniziativa, il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, concede all’evento “Incontro. Riconciliazione. Futuro” il patrocinio del Parlamento Europeo.

Nella sua lunga lettera egli sottolinea l’importanza di un impegno comune in favore della solidarietà e della pace, della tolleranza e del dialogo, del senso di appartenenza all’Europa e di una cittadinanza attiva.

E’ questo il terzo patrocinio ricevuto da Istituzioni Europee, dopo quelli del Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e del Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland.

E’ un richiamo all’impegno di contribuire a realizzare il nostro “sogno” di “un’Europa unita e multiforme, con una forte coesione sociale nella molteplicità culturale. Le nostre diversità non devono essere più motivo di paura o di separazione. Viviamo per un’Europa che non le sopprime; piuttosto le riscopre come ricchezze e le sviluppa, le armonizza”…  >vedi: CHE IDEA ABBIAMO DELL’EUROPA

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Foto: Ulz

Video-messaggi e patrocini UE

Capi di Chiese sostengono la rete Insieme per l’Europa il 2 luglio 2016 attraverso messaggi personali. La Commissione Europea e il Consiglio d’Europa confermano i loro patrocini.

Nel corso delle ultime settimane sono giunte sia dal Vaticano che dal Phanar di Istanbul la conferma ufficiale che Papa Francesco e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I manderanno un personale messaggio-video per la grande Manifestazione il 2 luglio a Monaco di Baviera. vedi>

Già all’inizio di settembre, durante un’udienza privata con il Papa, Padre Heinrich Walter del Movimento di Schönstatt gli aveva consegnato, in quanto rappresentante del Comitato d’Orientamento internazionale di Insieme per l’Europa, la Brochure informativa per la Manifestazione a Monaco, chiedendo al Papa un suo messaggio-video. “Vuole che lo facciamo subito?” aveva chiesto il Capo della Chiesa cattolica, facendo l’occhiolino. Ora, dal Vaticano, è giunta via telefono la conferma ufficiale che il video-messaggio è in elaborazione.

Nello scorso novembre, Maria Voce, Diego Goller e Gerhard Pross del Comitato d’Orientamento internazionale avevano colto l’occasione, durante un incontro personale con il Patriarca Bartolomeo I, di invitarlo all’evento a Monaco. Dato che in questa data egli non potrà essere presente, aveva promesso di mandare un messaggio e pure lui lo ha confermato pochi giorni fa durante un incontro privato con i focolari di Istanbul.

Ambedue i Leader di Chiese apprezzano e sostengono il lavoro delle Comunità e Movimenti spirituali e appoggiano l’iniziativa Insieme per l’Europa.

Anche il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, sostengono la Manifestazione, accordando il loro patrocinio.

Per più informazioni:  download Video-Messaggio Papa e Patriarca 20160426 IT

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Una tappa importante a Trastevere

Il Comitato d’Orientamento in piena preparazione a 85 giorni dall’evento di Monaco

Trastevere a Roma è piena di gente… turisti, famiglie, bambini, anziani, persone con passo veloce dietro agli affari… Solo la presenza stabile di due soldati armati dice senza parole che questa città è nel cuore di un’Europa la cui situazione forse qualche anno fa nessuno immaginava. Immersi nella folla alcune persone si indirizzano verso una piccola, umile porta, l’entrata  della Comunità di Sant’Egidio a Roma. L’antico convento carmelitano – da ponte tra antichi e nuovi carismi – accoglie i membri del Comitato d’Orientamento che si riuniscono per due giorni a lavorare per il prossimo grande evento del progetto Insieme per l’Europa a Monaco di Baviera dal 30 giugno al 2 luglio 2016.

E’ tra i primi ad arrivare Maria Voce (Emmaus), presidente del Movimento dei Focolari, accolta con grande affetto e stima da tutti i presenti tra cui Marco Impagliazzo, padrone di casa, presidente della Comunità ospitante. La gioia cresce con l’arrivo degli amici dalla Germania, dalla Francia e dal Belgio, tutti pronti a mettere da parte i propri “pesi” per prendere insieme la responsabilità di aver già sperimentato che l’unità tra i diversi è possibile. Attenzione, ascolto, condivisione, franchezza nell’impegnativo lavoro sui programmi, resi possibili anche dal prezioso supporto della segreteria e dei traduttori.

La partecipazione comune alla preghiera serale della comunità di Sant’Egidio nella basilica di Santa Maria in Trastevere, accompagnata dai canti armoniosi, sembrava illustrare le parole di Maria Voce: quello che fa una Comunità o Movimento è come se lo facessero tutti gli altri.

Le ultime ore sono intense, il calendario è fitto, l’aereo parte, le sfide per l’evento Monaco non sono diminuite e i telegiornali ancora portano poche buone notizie… Tutti partono ancora più convinti che la viva rete delle Comunità e Movimenti in Europa potrà dare sempre di più il suo contributo al futuro del continente.

Grazie Italia, grazie Roma che hai dato casa a questo piccolo, quasi nascosto avvenimento. E grazie che ci accompagni con la tua voce: //www.youtube.com/watch?v=eGlJyCXNu_M

di Ilona Toth

Europa: Quale identità? Quali valori?

“Vorremmo cercare di entrare nella storia d’Europa e trovare i valori e gli ideali che possono aiutare a superare la crisi attuale e aprire un percorso futuro”.

Questa la tematica che si vuole affrontare giovedì, 21. Aprile 2016, dalle ore 17.00  alle ore 19:00 in una conferenza che si terrà nella sede del Consiglio Ecumenico delle Chiese a Ginevra (Svizzera).

La tavola rotonda, aperta al pubblico, vedrà la partecipazione di

  • Dr. Olav Fykse Tveit, (Segretario Generale del Consiglio Mondiale delle Chiese)
  • Eric Ackermann (Membro della Comunità ebraica di Ginevra)
  • Gaëlle Courtens (Giornalista – Federazione delle Chiese evangeliche in Italia)
  • Pasquale Ferrara (Diplomatico, docente presso l’Università LUISS a Roma e l’Istituto Universitario Sophia a Loppiano)
  • Andreas Gross (Ex parlamentare ed Ex membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa) ed altri.

La moderazione è affidata a Marguerite Contat, ex capo della delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa e co-presidente della Costituente di Ginevra (2008-2012).

L’incontro si svolge in vista dell’evento di Monaco, il prossimo 30.6. – 2.7.2016, dal titolo “Insieme per l’Europa. Incontro. Riconciliazione. Futuro”.

La conferenza di Ginevra sarà trasmessa in web streaming: //www.oikoumene.org/live.

Per ulteriori informazioni: //www.oikoumene.org/en/press-centre/events/all-events?set_language=en

PERCHÉ avete paura?

“Speranza di cristiani per l’Europa” è il sottotitolo della serata d’incontro a Vienna, l’11 febbraio 2016 nella sala delle feste dell’YMCA

Pianoforte e sassofono: la musica ha fatto subito cogliere che qui sono all’opera slancio e professionalità. L’ospitante, Sascha Becker (YMCA), nel suo benvenuto ha trasmesso lo spirito che animava le grandi manifestazioni di Insieme per l’Europa a Stoccarda nel 2004 e 2007 e ha invitato alla partecipazione a “Monaco 2016”.

Perché avete paura? (Mt 8,26) – Tema della serata era questa domanda di Gesù ai suoi discepoli; la “barca Europa” nella bufera di avvilimenti e rassegnazione. Il sottotitolo esprime la sfida che Insieme per l’Europa vuole affrontare: “Speranza di cristiani per l’Europa”. Di questo ha parlato il Pastore Eduard Griesfelder nella sua relazione su ‘Vie di riconciliazione – tavola rotonda Austria’: Chiese libere e Comunità libere provenienti da tradizioni molto diverse tra loro si incontrano e ricevono addirittura il riconoscimento dello Stato austriaco.

Un quadro sincero delle lacune della politica davanti al prevedibile afflusso di rifugiati è stato esposto dall’europarlamentare Heinz K. Becker. Come portavoce della sicurezza per la sua frazione nel Parlamento Europeo, comprende i timori di molte persone, ma, diceva: “avverto anche che i valori cristiani quale disponibilità e solidarietà sono sempre più apprezzati”.

Esempi su ciò che questo può significare concretamente vengono offerti dalla vicesindaco, da una collaboratrice impegnata e da un profugo di Eichgraben: Politica e società civile si impegnano insieme.

Parole di speranza vengono scritte e messe in comune davanti a tutti da parte dei partecipanti. A conclusione dell’incontro, difficoltà e speranze si esprimono in una preghiera e si ringrazia per l’Insieme incoraggiante di cui si è fatta l’esperienza in questa serata.

Herwig Sturm  –  Gruppo di coordinamento Insieme per l‘Europa – Vienna e Austria

 

2016-02-11 MfE Einladung (219.0 KB)
INSIEME a Roma

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All’inizio di gennaio, alcuni rappresentanti di Insieme per l’Europa hanno fatto visita a Roma al Card. Koch, presenti anche i responsabili della segreteria del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Durante il dialogo hanno sperimentato un clima molto aperto.

Soprattutto sono stati colpiti dalla disponibilità e apertura del Card. Koch, dicevano Gerhard Pross (YMCA Esslingen), Diego Goller (Movimento dei focolari), Cesare Zucconi (Sant’Egidio), Pater Heinrich Walter (Schönstatt), Thomas Römer (YMCA Monaco) e Heike Vesper (Movimento dei focolari). Durante l’incontro, il Cardinale ha auspicato un maggiore coinvolgimento anche della chiesa ortodossa nel processo preparatorio al prossimo evento di Monaco nel giugno/luglio prossimi. Intenzionato a dare un contributo all’evento, ha dato la sua disponibilità ad andare in Germania per un colloquio preliminare, visto che la maggior parte dei co-relatori proviene da quel Paese.

Ha concluso la giornata di incontri a Roma una visita personale al Card. Kasper. Anche questo colloquio si è rivelato molto aperto e costruttivo. Gerhard Pross commenta: “Il Card. Kasper ci ha accompagnato e seguito come nessun altro durante gli ultimi 15 anni. Egli si è dichiarato disponibile ad intervenire nel Congresso. L’averci poi coinvolti in alcune questioni che lo occupano attualmente, ci è sembrato un chiaro segno del rapporto di fiducia cresciuto in questi anni”.

Rete ecumenica “Insieme per l’Europa” chiama alla preghiera e all’impegno per la pace e l’amore al prossimo.

Rete ecumenica “Insieme per l’Europa” chiama alla preghiera e all’impegno per la pace e l’amore al prossimo.

Dal 12 al 14 novembre si sono radunati in Olanda 100 rappresentanti e dirigenti della rete “Insieme per l’Europa”. Insieme pubblicano la seguente dichiarazione come reazione agli attentati terroristi a Parigi.

“Con orrore abbiamo appreso notizia dei drammatici attentati a Parigi. Eravamo riuniti a Marienkroon, in Olanda, più di 100 rappresentanti di Movimenti e Comunità cristiane di diverse Chiese e confessioni, provenienti da 13 Paesi europei.

L’Europa è per noi il continente in cui persone di culture e religioni diverse, sono benvenute e possono vivere unite nella libertà e nella pace.

Abbiamo interrotto il nostro lavoro per un momento di silenzio e per pregare insieme. Gli avvenimenti ci stimolano a impegnarci ancora più intensamente per i valori dell’Europa. A questo ci chiama e ci impegna anche la nostra fede cristiana.

Siamo vicini alle famiglie delle vittime e siamo solidali con i politici che in questi giorni devono prendere decisioni difficili.

Viviamo in Europa come amici e sperimentiamo in queste ore un profondo legame con tutti i francesi. Ci impegniamo più che mai a pregare per la pace, a viverla e a diffonderla là dove siamo. Vogliamo vivere ancora di più e più profondamente l’amore reciproco e la fiducia, e trarne forza. Attraverso un volto umano e la fedeltà ai suoi valori, l’Europa continuerà a sperare e a condividere un futuro comune.”