Strasburgo: L’Europa dal sogno alla realtà

Strasburgo: L’Europa dal sogno alla realtà

Insieme per l’Europa presente alla fiera dell’Europa organizzata dalla città, insieme alle istituzioni europee e altre associazioni impegnate per il Continente. A Strasburgo

i membri della rete Insieme per l’Europa presente in città, accoglieranno i visitatori con pannelli informativi, testi e una brochure dal titolo: “Quando non sai dove vai, guarda da dove vieni!”.

L’obiettivo è avviare dialoghi con i passanti sulle radici storiche e culturali dell’Europa, presentando figure emblematiche che, ispirate dai valori cristiani e umanitari, hanno contribuito alla costruzione dell’Europa moderna.

La giornata si concluderà con una

preparata dai responsabili delle diverse Chiese cristiane attive nella rete IpE a Strasburgo. Un momento di riflessione e spiritualità per rinnovare, insieme, l’impegno verso un’Europa unita e solidale.

il Team di IpE presente a Strasburgo

Bruxelles: Un sogno europeo, oggi

Bruxelles: Un sogno europeo, oggi

A settantacinque anni dalla Dichiarazione Schuman, il Parlamento Europeo ospiterà il 15 maggio un evento speciale intitolato “Un’anima per l’Europa del XXI secolo”, promosso dalla rete ecumenica Insieme per l’Europa (IpE). L’iniziativa intende riscoprire la dimensione spirituale e il valore di pace che animarono i padri fondatori dell’Unione, offrendo spunti per affrontare le sfide contemporanee.

Dopo l’apertura musicale e il benvenuto da parte dell’europarlamentare Miriam Lexmann e del moderatore di IpE Gerhard Pross, seguirà il discorso di Jeff Fountain (Schumancenter, Olanda) sul significato profondo della Dichiarazione Schuman.

Un momento centrale sarà il confronto tra eurodeputati di diversi gruppi politici, tra cui Miriam Lexmann, Leoluca Orlando, Antonella Sberna e un parlamentare francese, per riflettere sull’attualità dell’eredità di Schuman.

La seconda parte dell’evento vedrà protagonisti i giovani, con una tavola rotonda internazionale e testimonianze politiche, tra cui quella dell’europarlamentare Cristina Guarda. Daranno un contributo ai lavori personalità del mondo ecclesiale e politico, come padre Manuel Barrios Prieto, il metropolita Nikitas Ioan Vulpesku del parlamento rumeno, l’ex premier slovacco Eduard Heger e il Prof. Alberto Lo Presti.

Un’occasione per immaginare il futuro dell’Europa alla luce dei suoi valori fondanti, tra memoria, dialogo e speranza.

Link allo streaming (ore 11.00-13.00): https://europarl.webex.com/europarl/j.php?MTID=m4c411d9cf9abb8d4141cd0b54a40bd71

Nel pomeriggio seguirà nella Cappella dell’Europa un ricco momento di preghiera con l’obiettivo di riflettere sulla responsabilità politica e la riconciliazione in Europa. Il programma prevede letture bibliche, preghiere di ringraziamento, di richiesta di perdono e di intercessioni per l’Europa, la pace e i politici. La cerimonia si concluderà con il “Patto di preghiera e di alleanza per l’Europa” e una benedizione finale. Musica e canti multilingue arricchiranno l’incontro.

Link allo streaming (ore 14.30-15.45): https://youtube.com/live/_py9ME16m4w?feature=share

La segreteria internazionale di Insieme per l’Europa

Roma: Europa fra memoria e profezia

Roma: Europa fra memoria e profezia

Moderatore: Federico Castiglioni, ricercatori Istituto Affari internazionali

Prima sezione: LA MEMORIA

Relatori

  • Dott. Carmine Maraio, studente Relazioni internazionali)
  • Dott.ssa Maria Pia Di Nonno, esperta di storia dell’Europa
Seconda sezione: L’ATTUALITÀ

Relatori

  • Riccardo Cristiano, giornalista e vaticanista GR Rai
  • Giulia Covalea, ambasciatrice Fondazione A. Megalizzi
Terza sezione: LA PROFEZIA

Relatori

  • Dott.ssa Angèle Mulibinge Kaj, studente Relazioni internazionali
  • Prof. Alberto Lo Presti, docente universitario, Lumsa Università di Roma
Evento Giornata dell'Europa 2025, locandina dettagli.

Subito dopo (ora prevista 18,45) si svolgerà una Veglia di preghiera ecumenica per l’Europa nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, con la partecipazione di numerosi rappresentanti delle Chiese cristiane presenti a Roma.

Scarica il volantino >>

Il team di Insieme per l’Europa di Roma

Speranza in tempi difficili

Speranza in tempi difficili

Quando parliamo di Europa oggi, parliamo di problemi economici, di dispute, conflitti e guerre. A volte si può pensare che l’Europa si stia disgregando. “Questo pericolo rende ancora più prezioso il lavoro della rete Insieme per l’Europa (IpE) che sottolinea le radici spirituali del Continente– afferma una giornalista che segue la rete da tempo.

Nell’aprile del 2025 l’incontro consueto del Comitato di Orientamento si svolge a Bratislava in Slovacchia. Per la prima volta in un Paese del Centro-Est europeo, il gruppo è ospitato dalla rete carismatica cattolica ENC (European network of communities). Diciotto persone di sette Movimenti e cinque Paesi rappresentano a Bratislava la rete europea, tra loro Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, Gerhard Pross, attuale moderatore IpE ed altri dirigenti di Quinta Dimensione, Vineyard, Schönstatt e vari YMCA in Germania. “IpE vorrebbe essere un servizio per l’Europa. All’interno ci si esercita continuamente a costruire l’unità nella diversità. E grazie a quest’esperienza IpE influisce positivamente sull‘impegno per la pace in Europa.” Con queste parole sr. Nicole Grochowina, Christusbruderschaft di Selbitz, punta in alto. E poi si cita Isaia 43,19: “Ecco, io faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete?”

Questo spirito di innovazione si sente per esempio  quando giungono all’incontro rappresentanti di sette Movimenti locali, politici cristiani del Paese (Eduard Heger, Miriam Lexmann, Viliam Karas e Branislav Skripek) e personalità del mondo ecclesiale; tra loro il nunzio Mons. Nicola Girasoli. In una carrellata mozzafiato i Movimenti fanno conoscere i loro carismi e i loro impegni, di cui tanti nel mondo giovanile. È un‘occasione unica per una conoscenza reciproca non solo con IpE, ma anche tra di loro e con il mondo politico. La Slovacchia, politicamente provata, mostra una grande forza interiore. Avviene il “ciak” tra tutti i presenti.  La mattina dopo arrivano rappresentanti di ENC Slovacchia con il loro presidente, Alex Myskov, e portano la realtà della loro rete. Mentre IpE e ENC si conoscono meglio, è evidente quanto l’amicizia cresce rapidamente.

“È più che mai importante non mettere sotto il moggio l’esperienza di IpE, ma “gridarla dai tetti”. Così Margaret Karram, per incoraggiare il Comitato per i passi futuri. E continua: “IpE dà uno slancio all’Europa per respirare con due polmoni, cioè vivere il dialogo tra Est ed Ovest”. Di progetti per il futuro, per esempio un incontro a largo nel 2027, si parlerà più approfonditamente all’Incontro degli Amici di IpE dal 6.-8. novembre 2025 a Castel Gandolfo/Roma.

Beatriz Lauenroth

Foto: Lauenroth/Tanesini/Brand

Radici cristiane e futuro dell’Europa

Radici cristiane e futuro dell’Europa

Il 9 maggio, la sera della Giornata dell’Europa 2024, Jeff Fountain, direttore del Centro Schuman per gli studi europei ad Amsterdam, e l’ex primo ministro slovacco Eduard Heger sono intervenuti ad una conferenza online sul tema: Parliamo e preghiamo per l’Europa. Più di 100 partecipanti in Europa hanno seguito con grande interesse le presentazioni.

La conferenza è stata preparata con entusiasmo insieme da un gruppo composto da membri dell’YMCA a Esslingen/Germania, ENC a Bratislava/Slovacchia e del Movimento dei Focolari a Vienna/Austria.

Jeff Fountain ha discusso nella sua presentazione la storia dell’Europa e le origini della Giornata dell’Europa e ha citato, tra gli altri, l’ateo Richard Dawkins: “Non si può capire l’Europa senza capire il cristianesimo e la Bibbia”. Il 9 maggio 1950, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman annunciò l’accordo sul carbone e l’acciaio tra Germania, Italia e Francia con un discorso di soli tre minuti. Adenauer, De Gasperi e Schuman, insieme ai Paesi del Lussemburgo e del Belgio, posero in seguito la prima pietra della Casa Europea dopo la Seconda Guerra Mondiale concretizzando quell’accordo, chiamato CECA. “Questa è la storia che dobbiamo raccontare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli ancora e ancora”. Leggi il discorso di Jeff Fountain (inglese) >>

Eduard Heger ha descritto i problemi del nostro tempo. Per superare guerre, migrazioni, cambiamenti climatici, polarizzazione e fake news, Heger ha invitato i cristiani a portare la buona notizia del Vangelo in politica. “Il perdono, la speranza e l’amore possono cambiare il mondo e portare la pace a lungo desiderata”, ha detto Heger.

È seguito un dibattito con i relatori. Dai Paesi Bassi: “Per me, questo significa che devo iniziare a fare la pace nel mio ambiente immediato. Tanti piccoli passi fanno poi una grande differenza”. “L’unione fa la forza, cioè la connessione con persone che la pensano allo stesso modo per raggiungere un obiettivo comune”, ha commentato una studentessa di Maastricht.

Beatriz Lauenroth   

Consenso ai cookie con Real Cookie Banner