Author Archives: Beatriz Lauenroth

Perché Insieme per l’Europa andrà a Timisoara

Perché Insieme per l’Europa andrà a Timisoara

Tre domande a József-Csaba Pál, vescovo di Timisoara (Romania)

“Questo è il momento in cui, oltre alle iniziative culturali nei musei e nei memoriali, dobbiamo anche aprire le porte delle nostre Chiese, per far vedere le radici cristiane del nostro popolo, del Paese e della città”. Questa la reazione del vescovo romano-cattolico József-Csaba Pál (nato nel 1955) al momento dell’annuncio della nomina di Timisoara come una delle tre capitali europee della cultura per il 2023.

Che cosa significa questo concretamente?

  • Lei è vescovo cattolico di Timisoara dal 2018. Deve essere stata una grande gioia per Lei quando ha saputo che Timisoara ha ottenuto l’ambito titolo di “Capitale europea della cultura” nel 2023. Qual’è secondo Lei la motivazione di una tale decisione?

A Timisoara per secoli molte confessioni e nazionalità diverse hanno vissuto fianco a fianco in pace. Hanno saputo conservare la loro identità e nella convivenza la diversità era vista come un dono reciproco. Nelle famiglie con matrimoni misti e nei quartieri misti hanno imparato a rispettarsi e ad apprezzarsi a vicenda. Ecco perché penso che Timisoara abbia questa esperienza da offrire all’Europa: lo spirito di coesistenza pacifica.

  • Dopo otto mesi di “Capitale europea della cultura”, qual è secondo Lei l’attuale contributo di Timisoara all’Europa di oggi?

Nello spirito del pluriculturalismo sono molti i programmi culturali messi in campo.

Con i giovani, ad esempio, abbiamo organizzato una settimana di Festival ecumenico della gioventù dal 1° al 7 maggio. Nel passato i nostri antenati erano stati spinti a Timisoara dalla disoccupazione o dalla richiesta di professionisti. Oggi diamo un fondamento al nostro insieme anche da un punto di vista cristiano: siamo tutti figli del Padre celeste. Per la Sua gloria vogliamo che i Suoi figli vadano d’accordo tra loro, che si aiutino e si amino. Questo dovrebbe essere il segno visibile che Timisoara dà all’Europa.

Giovani di sette confessioni e di molte lingue diverse hanno lavorato per quattordici mesi per preparare questo festival della gioventù. Nella fase preparatoria si sono detti: il festival deve emanare qualcosa di giovanile, di cristiano e  nello spirito di unità. E ci sono riusciti: circa 30 programmi, tra cui uno spettacolo teatrale messo in scena nella sala dell’Opera di Timisoara, una processione per la città in cui abbiamo visitato diverse chiese, la meditazione durante una gita in barca sul canale Bega, varie conferenze, un concerto del Gen Verde nella sala della Filarmonica di Timisoara, ecc… Si è anche formato un coro ecumenico di 40 giovani, che attualmente partecipa a vari programmi.

  • Perché ha invitato Insieme per l’Europa ad organizzare l’incontro annuale degli Amici a novembre nella Sua città? Che cosa si aspetta da esso?

Nel 2016 ho partecipato ad un evento più ampio di Insieme per l’Europa a Monaco. Mi è piaciuto molto ed ho pensato: queste persone di diverse denominazioni stanno facendo quello che ho sempre sognato: vivono con gioia in unità alla presenza di Dio. Questa è una testimonianza travolgente. Ora devono testimoniare questa unità in Dio anche a Timisoara. Quando verranno a Timisoara, ci rafforzeremo a vicenda proprio in questo  impegno.

Grazie di questa conversazione.

Beatriz Lauenroth

Foto: Vescovo József-Csaba Pál durante il Festival ecumenico dei giovani, Timisoara Maggio 2023

 

Scambio ed ispirazione

Scambio ed ispirazione

Festival ecumenico dei giovani 2023 a Timisoara

Jean Marc Ziadé (27 anni), nato in Libano e cresciuto in Lussemburgo, lavora attualmente come responsabile delle vendite e degli eventi presso un Centro di conferenze nei Paesi Bassi. Dal 4 al 7 maggio ha partecipato al Festival ecumenico dei giovani a Timisoara, in Romania.

Perché hai partecipato all’incontro?

Prima di tutto, mi piace viaggiare e sono interessato in altri Paesi e culture.
È stato molto arricchente per me visitare per la prima volta un Paese dell’Europa orientale: la Romania. Sono rimasto stupito da tutto ciò che Timisoara ha da offrire. Grazie a una guida e al coinvolgimento nella comunità locale, abbiamo potuto comprendere meglio, tra le altre cose, la sanguinosa rivoluzione del 1989 e il modo in cui essa influenza ancora oggi la cultura, la gente e l’economia. Grazie ai numerosi eventi e alle conversazioni, il Festival ecumenico dei giovani mi ha dato molta ispirazione ed è – credo – una sorpresa positiva per il futuro della Chiesa!

Che cosa ti ha ispirato maggiormente?

Mi ha colpito soprattutto la motivazione dei giovani. È incredibile come abbiano utilizzato diverse forme di espressione artistica come la musica e il teatro, i video e le testimonianze di vita, per creare un’esperienza indimenticabile e significativa. Il gruppo musicale internazionale Gen Verde, gli spettacoli teatrali creati in gran parte dai giovani, le belle canzoni, i laboratori sul dialogo e l'”Economia di Francesco” (giovani imprenditori che lavorano per una nuova economia) non sono stati solo divertenti, ma hanno anche portato al festival profondità e riflessione.

Che cosa ti porti via da Timisoara?

Sicuramente la fede viva che ho trovato lì e l’aspetto ecumenico mi hanno lasciato un’impressione duratura. Penso che non tutti capiscano cosa significhi ecumenismo. Questo viaggio mi ha permesso di scoprire le diverse denominazioni e la cooperazione tra le Chiese, da quella greco-ortodossa, a quella serba, a quella greco-cattolica, a quella romano-cattolica e ad altre Chiese, che abbiamo visitato e che non conoscevo prima. Questo festival e il modo in cui le Chiese dell’Europa orientale lavorano insieme dimostrano che l’unità tra le Chiese è possibile! Ora sono le guerre e i pregiudizi che vogliono impedirci di lavorare insieme. Anche se pensiamo che i membri della Chiesa stiano diminuendo di numero, i giovani mi hanno dimostrato che non è così ovunque. Questo è sicuramente un segno di speranza. Questa esperienza continuerà a ispirare me ed altri a lavorare insieme per un futuro più unificante e armonioso per tutti i cristiani.

Grazie, Jean Marc, per questa intervista.

Beatriz Lauenroth

 

Be the change – sii tu il cambiamento

Be the change – sii tu il cambiamento

Insieme per l’Europa al Festival ecumenico per i giovani a Timisoara, Romania, dal 1 – 7 maggio 2023

“Stasera si è realizzato un mio sogno. Con voi è arrivato il messaggio della pace a Timisoara.” Così ha detto commosso il vescovo romano cattolico di Timisoara József-Csaba Pál ai 300 giovani riuniti nella Filarmonica Banatul dopo il concerto del complesso internazionale Gen Verde alla serata conclusiva dell’Ecumenical Youth Festival. La Romania, terra nel passato così martoriata dalla dittatura e dal comunismo, accoglie a Timisoara a cuore aperto il messaggio di amore cristiano come risposta alle sfide di oggi.

“Walking all together in the light of Christ”

Giovani dai 14 ai 25 anni erano venuti da tutta la Romania e tra altro da Bulgaria, Russia, Ucraina e Polonia per festeggiare a Timisoara, nel 2023 una delle capitali culturali dell’Europa. Per la settimana dal 1 al 7 maggio 2023 i giovani avevano scelto il titolo “Walking all together in the light of Christ”. E uno dei momenti-culmine del festival è stata la processione ecumenica con candele – partecipata anche dai cittadini di Timisoara – che portava a quattro chiese di varie confessioni (greco-cattolica, riformata, ortodossa e romano-cattolica) nel centro di Timisoara. “Non mi aspettavo una dimensione così ampia di Chiesa” si è espressa una ragazza ucraina ortodossa.

Workshop “Cerca Dio nella città”

Be the change… sii tu il cambiamento che vuoi  vedere attorno a te. Questo era l’invito ai ragazzi che legava tutti gli scambi culturali e musicali, brevi conferenze e discussioni. Nell’arco del programma ufficiale del Festival – in accordo con i giovani del posto – Insieme per l’Europa (IpE) ha offerto il workshop “Cerca Dio nella città”, come cambiare la città secolare in una “città di Dio”. I relatori, Hans-Martin Samietz (Movimento di Schönstatt) e Herbert Lauenroth (Movimento dei Focolari) del Comitato di Orientamento di IpE hanno proposto vari approcci come la Parola di Dio può ispirare il cambiamento e penetrare la vita dei cittadini a livello spirituale, sociale, culturale, intellettuale e politico. I 100 giovani presenti al workshop hanno scambiato le loro idee su come costruire la città ideale, per es. con un maggiore ascolto reciproco, attraverso la preghiera insieme e una comunicazione che punti al positivo e quindi – perchè no? – con le idee per girare un film che mostri la città “come me la sogno”. Elemento comune in tutti i partecipanti era il desiderio struggente di pace che incomincia nel cuore di ognuno.

Scarica il programma (in inglese)>>
Scarica il programma (in tedesco)>>

Incontro degli Amici di IpE a Timisoara  

Ora Insieme per l’Europa si prepara all’incontro degli “Amici” dal 16 al 18 novembre 2023 a Timisoara. La città si presta per gli scopi di IpE per la sua apertura ecumenica e culturale. Questo si è potuto sperimentare durante lo Ecumenical Youth Festival in maggio 2023.

Beatriz Lauenroth

 

Per più informazioni e foto: //www.facebook.com

 

Insieme per l’Europa va a Timisoara

Insieme per l’Europa va a Timisoara

“Capitale della cultura 2023”

Dal 1° gennaio 2023, la città rumena di Timisoara è “Capitale della cultura 2023”. Il programma ufficiale dei festeggiamenti inizia il 17 febbraio 2023. Nel corso dell’anno, le istituzioni pubbliche locali commemoreranno ripetutamente questo titolo onorifico. Anche le Chiese lo faranno.

Su invito del vescovo cattolico della città, Monsignore Iosif Csaba Pál, quest’anno il gruppo degli Amici di Insieme per l’Europa ha deliberatamente scelto Timisoara, città multiconfessionale, multietnica e multiculturale, come sede del suo incontro annuale di novembre.

La città si trova al confine tra Oriente e Occidente, nel triangolo Romania-Ungheria-Serbia. “Con la vostra presenza mostrate alla Romania la bellezza della fede cristiana”, così il vescovo. Uno degli organizzatori: “I partecipanti dei Paesi occidentali di Insieme per l’Europa  hanno bisogno dell’esperienza degli Amici dell’Europa orientale per scoprire insieme sempre di più le radici cristiane dell’Europa”. Una giovane giornalista ortodosso-rumena dell’équipe interconfessionale di preparazione a Timisoara si esprime così: “Siamo così diversi, eppure interiormente così vicini”. L’unica fede in Cristo deve essere testimoniata. Le tensioni del passato politico passano in secondo piano.

Gérard Testard (Efesia), fino a poco tempo fa membro del Comitato di Orientamento di Insieme per l’Europa, riassume così: “Camminiamo sul sentiero tracciato dai fondatori dell’Europa e da tutti coloro che nel corso della storia non hanno accettato il conflitto come una fatalità, ma si sono impegnati ad abbattere le barriere”.

“Insieme per l’Europa Timisoara 2023″ vuole contribuire affinché la fraternità in Cristo diventi sempre più una realtà visibile.

Beatriz Lauenroth

Foto: Canva

Together 2023 – Raduno del Popolo di Dio

Together 2023 – Raduno del Popolo di Dio

Novità: molte Chiese cristiane sostengono la Chiesa cattolica nella preghiera – vi parteciperà anche Insieme per l’Europa 

Il Sinodo mondiale dei vescovi cattolici a Roma (4.10.-29.10.2023) sarà preceduto da una Veglia di preghiera ecumenica per i giovani sabato 30.9.2023 in Piazza San Pietro a Roma. Saranno presenti Papa Francesco e rappresentanti di varie confessioni cristiane, ma l’incontro è aperto anche a tutto il popolo di Dio. L’idea è stata lanciata da frère Alois, priore della “Comunità di Taizé”, fondata da frère Roger Schutz.

Gerhard Pross, attuale moderatore di Insieme per l’Europa: “La nostra rete ha da oltre 20 anni una grande esperienza di ecumenismo e sinodalità. Ho promesso a frère Alois il nostro sostegno, perché laddove il popolo di Dio si riunisce, vogliamo esserci anche noi”. L’incontro a Roma – e forse in molte città d’Europa – offre una grande opportunità per dare un segno chiaramente visibile dell’unità del Popolo di Dio. “La preghiera avrà certamente il suo effetto”, così Pross. Frère Alois ha espresso la sua gioia per il fatto che anche Insieme per l’Europa vuole sostenere la veglia.

Papa Francesco ha invitato a pregare in Piazza San Pietro e ha sottolineato la dimensione ecumenica del Sinodo dei Vescovi. Il Card. Jean Claude Hollerich così si è espresso: “Sinodalità ed ecumenismo sono inseparabili. Abbiamo bisogno dei nostri fratelli e sorelle delle altre Chiese per progredire nel cammino sinodale”. L’ecumenismo è importante per la sinodalità e viceversa, ha sottolineato il Rev. Christian Krieger, Presidente della Conferenza delle Chiese europee e della Federazione francese dei protestanti. “Non c’è sinodalità senza unità”, ha affermato frère Alois di Taizé, “e ogni Chiesa che vuole essere apostolica deve essere sinodale”.

Cosa possiamo imparare gli uni dagli altri? “Siate umili e date spazio all’altro, come ci mostra Papa Francesco”, così Sua Eminenza Khajag Barsamian della Chiesa armena. L’umiltà non è una debolezza, ma un segno di forza con cui iniziare un nuovo cammino. L’arcivescovo anglicano Ian Ernest, direttore del Centro anglicano di Roma, ha sottolineato che questo passo comune apre un nuovo orizzonte: “Questo processo ci dà le ali per crescere insieme”.

In particolare sono invitati i giovani adulti dai 18 ai 35 anni. Saranno accolti nelle famiglie e parrocchie romane da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre. Il fine settimana culminerà nella  “corsa a stella” di sabato, che inizierà con le preghiere in varie chiese romane per poi spostarsi a forma di stella verso Piazza San Pietro, dove, dopo un festoso programma con canti e testimonianze, si svolgerà la preghiera ecumenica con Papa Francesco e i rappresentanti di molte Chiese e comunità cristiane.

Le parrocchie e i Movimenti in tutta Europa sono invitati a inviare numerosi giovani a questo grande evento.

Per maggiori informazioni: www.together2023.net

Beatriz Lauenroth

Foto: Piazza S.Pietro/C.K.Brand – Preghiera/Canva

Immersione nello Spirito

Immersione nello Spirito

Empowering Europe

Nel fine settimana del 10-12 giugno 2022, Empowering Europe (//empoweringeurope.org/) ha invitato alla riunione dei membri in presenza, tanto attesa dopo Corona.

Il giovane Movimento (nato nel 2018) si è riunito nel Centro d’incontri del Movimento dei Focolari nei Paesi Bassi (//www.focolare.org/nederland/).

I giorni sono stati segnati da un profondo incontro con Dio e tra i presenti. Anche l’amicizia dei due Movimenti che collaborano in Insieme per l’Europa ha avuto i suoi effetti.

“Abbiamo potuto guardare nel cuore di Gesù”, ha detto alla fine uno dei partecipanti. E un altro: “È stata un’immersione nello Spirito di Dio. Torniamo rafforzati e rinfrancati alla nostra vita quotidiana”.

Beatriz Lauenroth

 

Flashes

Flashes

Il 9 maggio 2022 in veste europea

Anche quest’anno sono state create iniziative originali intorno al 9 maggio, Giornata dell’Europa. Qui alcuni di loro in forma di flash.

Un incontro transfrontaliero ha avuto luogo tra la Francia e la Germania. La marcia di un’ora “Per un’Europa in pace” si è svolta da Strasburgo (Francia) alla Chiesa della Pace di Kehl (Germania). “Non dimenticheremo in fretta questo giorno. Insieme abbiamo dato un segno di unità e celebrato la speranza in tutta Europa”, ha dichiarato uno dei circa 200 partecipanti al termine dell’evento.

L’UE ha dichiarato il 2022 Anno europeo della gioventù. E così Insieme per l’Europa in Italia ha posto il 9 maggio sotto il tema “Educazione”. Nello scambio di esperienze online tra giovani e anziani, è emerso chiaramente quanto gli uni dipendano dagli altri per condurre una vita felice e riuscita. L’incontro è stato seguito da ca. 1.800 persone.

Circa 130 persone provenienti da Austria, Ungheria, Croazia e Svizzera si sono incontrate a Graz (Austria). Amici dalla Slovacchia, dalla Slovenia e dall’Italia hanno inviato i loro saluti. L’incontro è culminato nel pomeriggio con una preghiera comune per la pace. I partecipanti hanno poi risposto generosamente all’appello per donazioni a favore di un progetto di sostegno ai rifugiati ucraini vicino al confine con l’Ungheria.

A Monaco di Baviera, Insieme per l’Europa si è mossa su una ruota panoramica. Questa gondola ha fatto numerosi giri, sempre con otto persone a bordo – conversazioni su “Insieme” e incontri ad alta quota!

Beatriz Lauenroth

 

Una fresca brezza in “Insieme per l’Europa”

Una fresca brezza in “Insieme per l’Europa”

Il Comitato di Orientamento di Insieme per l’Europa (IpE) a Monaco di Baviera 

Per la riunione annuale del Comitato d’Orientamento, l’YMCA di Monaco ha accolto dal 27 al 29 aprile 2022 i 20 membri e alcuni ospiti invitati.

Una ventata d’aria fresca è stata portata nella riunione da giovani adulti dell’ENC (European Network of Communities), dell’YMCA, dei Focolari e del Movimento di Schönstatt, che hanno voluto riflettere sul futuro di “Insieme” con la prima generazione della rete. Gli ospiti hanno affrontato il loro compito con sensibilità e rispetto. Mária Špesová (ENC) dalla Slovacchia così si è espressa: “Vedo qualcosa di sacro in IpE che è cresciuto in più di 20 anni. Voglio entrare in punta di piedi nella ricca storia”. E Georges El Hage (Syndesmos): “Qui posso esprimere liberamente i miei pensieri e sento che la gente ascolta bene. Siamo accolti con grande fiducia”.

Programma

Numerosi impulsi spirituali, preghiere e un vivace scambio di idee si sono alternati nel programma di questi giorni. Il tema ricorrente era la guerra in Ucraina. La prima sera, varie persone di Ucraina, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Italia, Polonia e Slovenia si sono collegati via zoom e hanno riferito sulle azioni di carità vissute. “Qui sta nascendo una nuova Europa della solidarietà” è stata la reazione di un partecipante dall’Italia. E Zsuzsanna Klemencz (Sant’Egidio/Ungheria): “Dobbiamo disarmarci e lasciare che gli altri ci disarmino. Come? Mettendo da parte la nostra arroganza e il nostro odio”. Questo significa un vero disarmo, ha detto l’ungherese, e così emergerà un “popolo di pace”, disarmato per vincere la guerra. Franꞔois Deloors (Sant’Egidio/Belgio) ha aggiunto: “Questo è l’atteggiamento che cerchiamo di praticare tra di noi sempre di nuovo, e quindi come IpE possiamo offrirlo all’Europa e al mondo.”

Porto 2022 e Timisoara 2023

“Qui mi sento a casa” ha detto Clotilde Pestana del Movimento di Schönstatt, che si era recata a Monaco con un altro membro del Comitato Nazionale Portoghese per aiutare a preparare l’incontro degli “Amici di IpE” del novembre 2022 a Porto. “Il Portogallo ha molto da dare all’Europa: apertura, ospitalità, una ricca cultura”. Queste sono solo alcune delle ragioni per tenere la riunione degli “Amici” del 2022 nel Paese più occidentale dell’Europa.

Nel 2023, invece, l’incontro degli “Amici” avrà luogo in Romania a Timisoara. Ilona Tóth del Comitato d’Orientamento ha riferito di molte conversazioni e riunioni in Romania. L’incontro con il mondo ortodosso e la multiculturalità dell’Europa orientale, tra l’altro, richiedono una preparazione particolarmente approfondita.

Testimoni per questo mondo

Di fronte alle grandi sofferenze in Europa e nel mondo è apparso sempre più chiaro durante l’incontro che IpE è chiamato a sopportare l'”incompleto” e a scendere negli spacchi dell’umanità, che sono l’ingiustizia, l’odio e la guerra. “Ma – ha sottolineato Thomas Römer dell’YMCA di Monaco – molto probabilmente stiamo vivendo un cambiamento di epoca, uno sconvolgimento epocale, per così dire. Non permettiamo che il male vinca, ma sconfiggiamolo con il bene”.

Morte e risurrezione vanno insieme nella storia dell’umanità, ha notato Römer alla conclusione, introducendo il solenne rinnovo del ‘patto dell’amore scambievole’ sulla base di Gv 13,34. Nell’incontro fraterno e con il Signore Risorto in mezzo a tutti, IpE è continuamente una testimonianza di speranza per questo mondo.

Beatriz Lauenroth

Foto: Diego Goller / Foto di gruppo: Thomas Barthel, YMCA Monaco

Francia: marcia transfrontaliera e i “7 Sì”

Francia: marcia transfrontaliera e i “7 Sì”

L’8 maggio a piedi da Strasburgo a Kehl – una marcia transfrontaliera

Domenica 8 maggio 2022, una marcia per la pace partirà da Strasburgo e condurrà dall’Alsazia in Francia alla Germania. “Vogliamo dare coraggio e speranza al popolo europeo”.  Così dichiara il Comitato nazionale di “Ensemble pour l’Europe”, Francia. “Sullo sfondo delle molte guerre, vogliamo usare la nostra storia per ricordare alla gente che la riconciliazione è possibile”.

La marcia inizia alle ore 17 a Strasburgo e termina dopo 1,5 km di cammino verso le ore 18 nella Friedenskirche di Kehl con una preghiera ecumenica. L’iniziativa si concluderà verso le ore 19 con un aperitivo.

Festa dell’Europa a Lyon, lunedì 9 maggio 2022

Si svolgerà una serata di testimonianze e preghiere intorno ai 7 “SÌ” all’Europa.

 

 

 

Iniziative di speranza

Iniziative di speranza

Grandi preoccupazioni per la pace: L’Europa prega e spera ancora

Molte iniziative di preghiere si moltiplicano in tutto il Continente, a partire dai Paesi più direttamente interessati, per implorare la pace.

Anche la nostra rete di Insieme per l’Europa si è mobilitata in questo senso ed ha aderito a questa grande corrente di preghiera per la pace.

Segnaliamo qui un’iniziativa: una serata di incontro, di comprensione e di preghiera. Ci troveremo con alcune sorelle e fratelli ucraini, per ascoltarli e pregare insieme per la pace (in tedesco ed in inglese).

Mercoledì, 2 marzo 2022, ore 19:00-20:30 (CET) per Zoom

(È necessario iscriversi a questo indirizzo: mfe2021@web.de)

Beatriz Lauenroth

Foto: Ilona Toth

Coltivare la cultura dell’incontro

Coltivare la cultura dell’incontro

L’incontro annuale degli Amici di Insieme per l’Europa (IpE) 2022 si svolgerà a  Porto in Portogallo

Dal 10 al 12 novembre 2022 l’incontro degli Amici di IpE si svolgerà a Porto, in Portogallo.  Gli amici portoghesi invitano gli Amici dei 45 Movimenti europei coinvolti in IpE nella bellissima città di Porto, un gioiello architettonico, bagnato dal fiume Douro (d’Oro) tra l’Atlantico e le montagne.

Il Paese più occidentale dell’Europa aprirà porte e cuori per accogliere gli Amici di IpE. “Vogliamo promuovere il dialogo per scoprire insieme come riaffermare la solidarietà e la fraternità tra tutti popoli”. Così Clotilde, membro del Movimento di Schönstatt. “E per facilitare la conoscenza reciproca, faremo insieme un tuffo anche nella storia e nella cultura del nostro Paese.”

E perché si va proprio a Porto? “Per i turisti Porto è la città del ben conosciuto vino Porto. Nel 1996 era Capitale del Patrimonio culturale mondiale. Ed è la città dei ponti, simbolo di legame tra i vari Paesi” spiega sorridendo Ana Lúcia della Comunità Emmanuel.

Ma più che altro – e questo interessa in modo particolare gli Amici del IpE – è per il clima ecumenico. “A Porto si  trovano sette Chiese (cattolica romana, anglicana, lusitana, metodista, luterana, russa ortodossa e greco-ortodossa) in dialogo ecumenico.” Altri contatti si trovano con la comunità di Taizé. “Quindi non c’è posto migliore per costruire e sperimentare l’unità.” Così sottolineano José António e Maria Eugénia del Movimento dei Focolari.

I valori da condividere sul posto? Racconta Maria da Conceição del Movimento Cursillos: “Possiamo offrire al resto dell’Europa, per es., un’esperienza di comunità, dove si vive spontaneamente la vicinanza e l’aiuto reciproco, basato sul Vangelo.” La famiglia è il luogo privilegiato di trasmissione della fede. A novembre ci sarà occasione di incontrare anche rappresentanti delle giovani generazioni per uno scambio più approfondito su come loro accolgono oggi le sfide sulla base della loro fede, per es. il problema della migrazione, dell’ecologia ecc.

Liliana (Verbum Dei) e Filomena (Istituzione Teresiana) esprimono il desiderio di tutti: “A novembre vogliamo coltivare con i nostri amici la cultura dell’incontro, caratteristica specifica di IpE. Vogliamo diventare sempre di più, come ha detto Gerhard Pross allo scorso incontro nel novembre 2022, “costruttori di speranza”.  E le sfide stanno nella “diversità riconciliata” (Margart Karram).

A Porto faremo sicuramente un passo avanti in questo.

Beatriz Lauenroth

 

 

Co-fondatori di un’Europa moderna

Co-fondatori di un’Europa moderna

La Conferenza europea sul futuro del continente

Come si fa a riunire 446 milioni di persone per scambiarsi idee? La Commissione Europea ed il Parlamento Europeo hanno creato una piattaforma digitale per mettere in comunicazione tra loro gli abitanti dell’Europa. La Conferenza mira a formulare nuove risposte per il futuro dell’Europa entro il 2022 e a tracciare i prossimi passi dell’integrazione europea.

Questa conferenza è un segno dei tempi. Il futuro dell’Europa non è solo nelle mani dei politici, ma più che mai nella responsabilità di ogni persona.

Il dialogo tra i cittadini europei è iniziato il 19 aprile 2021 sulla piattaforma online futureu.europa.eu. Gli argomenti sono raccolti, valutati e pubblicati in 24 lingue ufficiali, e così pure vengono inoltrate e discusse proposte di riforma.

Gli argomenti sono divisi in 10 categorie:

  • Cambiamento climatico e ambiente
  • Salute
  • Un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione
  • L’UE nel mondo
  • Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza
  • Trasformazione digitale
  • Democrazia europea
  • Migrazione
  • Istruzione, cultura, gioventù e sport
  • Altre idee

La conferenza continuerà fino alla primavera del 2022, quando una commissione riassumerà i risultati finali in un rapporto ed esaminerà come possono essere attuati concretamente.

Insieme per l’Europa invita a partecipare alla Conferenza o come persona privata, oppure come gruppo in una città o come Comitato nazionale. Così si possono esprimere idee, desideri e proposte concrete per il futuro dell’Europa sulla base della esperienza dell’Insieme, che è ricca di valori cristiani.

Per maggiori informazioni: futureu.europa.eu

Beatriz Lauenroth

Foto: Pixabay.com

Conoscersi per amare

Conoscersi per amare

Giornata dell’Europa 2021 – In viaggio online

Empatia, contemplazione e azione, “ora et labora” – sono state alcune delle parole-chiave della Giornata dell‘Europa 2021 organizzata da ca. 40 Movimenti cristiani della rete ecumenica Insieme per l’Europa.

L’EUROPA HA BISOGNO DI COESIONE, SPERANZA E ISPIRAZIONE

“L’Europa si edifica e si custodisce celebrando le sue feste!” Così Luigino Bruni, Ordinario di Economia politica alla LUMSA di Roma il 9 maggio, giorno dell’Europa, nella sua relazione alla videoconferenza “Per la Terra e per l’Uomo”. Da sempre – così Bruni ai ca. 1.000 partecipanti in Italia – la festa è segno di identità collettiva. E in questi tempi di pandemia l’Europa più che mai ha bisogno di coesione, di sperare, di lasciarsi ispirare. E sottolinea: “La mia vita è stata ispirata tante volte da Insieme per l’Europa … una delle ispirazioni più importanti e profetiche del Nuovo Millennio”.

Clicca qui per vedere l’evento su YouTube>>

Scarica il testo dell’intervento di L. Bruni “Da un’ecologia integrale ad una economia solidale”>>

IL DIALOGO – LA DISPONIBILITÀ AD ACCOGLIERE L’ALTRO

A Graz si sono riuniti in un meeting Zoom ca. 200 cittadini europei da Italia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Austria. La dottoressa Petra Steinmair-Pösel, professore all’Università di Innsbruck/Austria, ha parlato sull’importanza del dialogo per l’Europa. Il dialogo – così Pösel – non è né discussione, né dibattito, ma disponibilità ad accogliere l’altro. “Il dialogo ci mette insieme. Il mondo si aspetta da noi [cristiani] compassione, soluzioni ai problemi delle migrazioni, dell’ecologia, della crisi di senso.” Da dove incominciare? “Da noi stessi, ascoltando e rispettando l’altro diverso da me e prima di tutto imparando da lui.”

Scarica il testo dell’intervento di P. Steinmair-Pösel “Un confronto che ci riunisce tutti”>>

GLI EUROPEI DOVREBBERO MOSTRARE PIÙ STIMA DI SE STESSI

In Francia Jean-Dominique Giuliani, presidente della Fondazione Robert Schumann, ha raccomandato agli Europei di avere più stima di sé stessi. Ha voluto trasmettere ottimismo e entusiasmo: “L’Europa non si costruisce in un momento. Ma insieme siamo forti.  Abbiamo la stessa moneta, abbiamo il mercato comune, tutti siamo impegnati nell’ecologia. Il nostro sistema sanitario si può lasciar vedere.”

Per vedere la trasmissione su YouTube clicca qui>>

UN DIALOGO SULLA BASE DELL’ENCICLICA SOCIALE “FRATELLI TUTTI”

Insieme per l’Europa in Belgio ha invitato nella “Cappella per l’Europa” il vescovo di Liegi, mons. Delville, e l’europarlamentare fiamminga, Cindy Franssen. In un dialogo vivace sulla base dell’Enciclica sociale di Papa Francesco “Fratelli Tutti”, ambedue hanno sottolineato l’importanza di una creatività nuova, contemplativa e – allo stesso momento – attiva. “ça suffit ! Il est temps de changer !” – hanno esclamato i giovani di Sant’Egidio, presentando la loro azione #sauvonsnosaines. Specialmente in tempi di pandemia essi vogliono dare la loro voce e il loro sostegno agli anziani.

Per rivedere l’evento su YouTube, clicca qui>>

L’EUROPA – CASA PER I NOMADI DIGITALI DELLA GENERAZIONE Y

La festa del 9 maggio 2021 è stata anche l’ora dei giovani adulti presenti in Insieme per l’Europa. Raccontando di azioni concrete nei loro rispettivi Paesi e Movimenti, hanno lasciato vedere la loro professionalità in vari campi della società: nella giurisprudenza (Germania), nell’ecologia (Italia, Austria), nella politica (Belgio e Francia), nella cura degli anziani (Belgio), dei profughi e degli emarginati (Olanda, Grecia, Germania). Per la “generazione Y” nata alla fine del secolo scorso, l’Europa è la loro casa in cui essa si muove liberamente con il computer sotto braccio come “digital nomades” (i nomadi digitali) . Dice un giovane olandese: “In Europa abbiamo la possibilità a conoscerci bene e a stare insieme anche se lontani. È importante, perché solo ciò che si conosce si può anche amare.”

La Festa dell’Europa 2021 è stata sostenuta dalla preghiera di tanti. I giovani stessi si sono incontrati per un’ora “My Europe – We pray for Europe”. Nella Republica Ceca una novena di preghiera in vista del 9 maggio ha collegato il Movimento Schoenstatt, la Comunità di Sant’Egidio e il Movimento dei Focolari, presenti lì. Anche in Svizzera, dove il 9 maggio non ha un significato particolare, cristiani di vari Movimenti hanno preparato sei serate di preghiera per chiedere a Dio forza e misericordia nel difficile tempo di Pandemia mondiale. Pure nel GospelHouse a Klagenfurt (Austria) si è svolta una serata ecumenica di preghiera intorno ai “7 SÌ”.

Beatriz Lauenroth

Foto: Ursula Haaf (©Together for Europe)

 

In tempi di Pandemia un forte segno di speranza

In tempi di Pandemia un forte segno di speranza

Verso la Giornata dell’Europa 2021 

Dal 7 al 9 maggio Insieme per l’Europa (IpE) si presenterà con una serie di eventi. Giuristi, teologi e parlamentari europei saranno fianco a fianco con alunni, studenti e adulti di varie discipline, per discutere insieme la situazione del Continente e trovare soluzioni concrete ai problemi che il mondo sta affrontando oggi.

Dal 7 al 9 maggio più di 50 Comunità e Movimenti cristiani condivideranno le loro iniziative a favore dei loro fratelli e sorelle in difficoltà: sensibilizzazione attraverso forum e tavole rotonde, catene di preghiera a livello europeo, ma anche azioni concrete come quelle ambientali (ad esempio la raccolta dei rifiuti per proteggere l’ambiente). “Vogliamo mostrare la bellezza del messaggio cristiano in modo concreto!” – Queste le parole di un membro belga del gruppo preparatorio.

Giovani e giovani adulti di diversi Movimenti, Comunità e Paesi europei donano in un breve videoclip la loro visione dell’Europa: “My Europe”. Il 9 maggio si uniranno per una preghiera. Inoltre, in un webinar esplorano le radici cristiane della “cura”.

IpE in Italia si presenta online con un ricco simposio Per la Terra e per l’Uomo” .

Il gruppo austriaco, partendo da Graz, farà rete con Croazia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Italia per conoscersi sempre meglio e approfondire “una conversazione che ci unisce tutti.

Nella Cappella per l’Europa” a Bruxelles 13 Movimenti cristiani di IpE offrono una riflessione comune a livello politico ed ecclesiale.

Alla conferenza che si svolgerà in Francia interverrà il presidente della Fondazione “Robert Schuman”

Giovani e adulti si uniscono intorno a varie tematiche anche in Olanda, Germania, Cechia e Svizzera.

A cura di Beatriz Lauenroth

A Bruxelles, nella Cappella per l’Europa

A Bruxelles, nella Cappella per l’Europa

In Belgio, nella Cappella per l’Europa, a Bruxelles, diversi Movimenti di Insieme per l’Europa stanno preparando un evento, l’8 maggio 2021, dalle 16:00 alle 17:30, che sarà trasmesso online, in occasione della Giornata per l’Europa.

Qui è possibile rivedere l’evento su youtube: //www.youtube.com/watch?v=01tvdG6uB7c

Qui si trovano i testi in francese>>   e     in olandese>> 

Il tema sarà “unità e riconciliazione”.

Il programma prevede l’intervento di mons. Delville, vescovo di Liegi, e di una Europarlamentaria belga, Cindy Franssen. Approfondiranno vari aspetti dell’ultima enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti.

Verranno quindi presentate varie iniziative provenienti da diverse comunità e movimenti, in particolare a favore dei nostri fratelli bisognosi in Belgio. “Vogliamo mostrare la bellezza del messaggio cristiano!” Così si è espresso un membro del gruppo preparatorio.

La terza parte sarà dedicata alla preghiera.

Beatriz Lauenroth

Foto: Wikipedia, autore: ©Fabre

9 maggio in Olanda

In una sessione video cercheremo di rispondere alle seguenti domande:

Come è nata l’idea della Giornata dell’Europa?
Dov’è l’anima dell’Europa?
Cosa ci dice oggi l’Europa?

Affronteremo insieme questi ed altri argomenti. Jeff Fountain del Centro Schuman per gli Studi Europei di Amsterdam sarà tra i partecipanti.

Per registrarsi scrivere a: beatriz.lauenroth@together4europe.org

Beatriz Lauenroth, Team MfE Olanda

Attraversare l’Europa in un giorno

Vivere il 9 maggio 2020 online: A causa del Covid-19, tutti gli eventi per la Festa dell’Europa, in cui è stato coinvolto Insieme per l’Europa, si sono svolti online. Nei forum, come anche nelle conferenze, nella preghiera e nel canto, Insieme per l’Europa è stato collegato con persone di tutto il Continente.

Italia

In Italia, più di 900 amici di Insieme hanno collegato il Paese in una conferenza zoom. Il tema: «Ecologia integrale: utopia sostenibile per l’Europa» è stato illustrato in due interventi su come lavorare per un oggi migliore e un futuro migliore del pianeta, rispettando la natura e le persone. L’incontro si è concluso con una preghiera ecumenica con i rappresentanti di diverse Chiese e Comunità e con il rinnovo dell’impegno di amore reciproco (il cosiddetto “patto” riferito a Gv 13,34).

Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi – con base a Utrecht e Amsterdam – si sono tenute due conferenze. “Utrecht in Dialogo” e “Pax” hanno permesso un vivace scambio, in piccoli gruppi online, di idee sull’Europa, con la partecipazione anche di un pubblico giovane.

Il “Centro Schuman” ha discusso la situazione del continente. Settant’anni fa Robert Schuman annunciava il suo piano per gettare le fondamenta della Casa Europea di 500 milioni di abitanti. Jeff Fountain, fondatore  del “Centro Schuman”, che ha ormai dieci anni di vita, ha chiuso il forum con un’insolita forma di preghiera. Sulla musica dell’inno europeo “Inno alla gioia”, lo ha cantato in inglese, espresso con sue parole:  “Con la visione ora davanti a noi di una vera comunità, di tutti i popoli europei, ricca della nostra diversità, preghiamo e lavoriamo insieme per la nostra solidarietà. Pace, uguaglianza e libertà, radicate nella  carità”.

Austria con Europa Orientale

La città di Graz ha collegato sei Paesi per uno scambio di esperienze. Gli “Amici di Insieme” in Austria, Slovenia, Croazia, Slovacchia, Ungheria e Italia nord-orientale hanno raccontato come vivono la crisi del Covid-19 nello spirito di sostegno reciproco. Infine, il vescovo Wilhelm Krautwaschl ha ringraziato i partecipanti per il loro esempio di comunità internazionale, concludendo: “Attraverso la croce siamo uniti l’uno all’altro nonostante tutte le nostre differenze e separazioni”.

Germania

L’YMCA di Esslingen-Stoccarda si aspettava una partecipazione prevalentemente locale per un incontro di preghiera, ma, grazie all’evento online, si sono collegati anche “Amici di Insieme”  di altri Movimenti, da diverse città tedesche, dall’Italia e dall’Olanda. Per tutti la serata è diventata una vera esperienza di un “Insieme”.

Francia

La Francia ha collegato 34 punti a Parigi, Lione, Strasburgo, Toulouse e Tours formando così una rete nazionale che ha mostrato le diversità tra i gruppi e allo stesso tempo un grande apprezzamento reciproco. Gérard Testard (Efesia) ha incoraggiato tutti a rendere la “voce francese” sempre più presente in Europa. Un partecipante ha concluso: “È stato un momento di fraternità e di fiducia nell’Europa che ha riempito tutti noi di nuova speranza.”

Beatriz Lauenroth

Alcuni eventi sono ancora disponibili online nei prossimi giorni:
Italia : facebook.com/Insiemepereuropa.roma>>
Amsterdam : facebook schuman centre>>

Giovani in responsabilità

Giovani in responsabilità

L’Europa per il futuro – Il futuro dell’Europa. František Talíř ha 27 anni e il suo entusiasmo è contagioso quando parla di democrazia e di riforme.

“Dal 1989, abbiamo sentito la brezza fresca della democrazia e della libertà anche nella Repubblica Ceca e in Slovacchia. L’adesione all’UE, i viaggi e il lavoro all’estero ne fanno ora semplicemente parte. Ma i Paesi dell’ex blocco orientale si distinguono dall’Europa occidentale per mentalità e cultura. Vivere insieme è ancora un cammino sulla corda tesa ed ora Covid-19  ci mostra che i nostri privilegi non sono affatto evidenti”.

František è uno storico e molto attivo in politica. Nelle ultime elezioni il suo partito lo ha nominato candidato al Parlamento europeo a Bruxelles e nelle prossime elezioni regionali è il principale candidato dell’Unione Democratica Cristiana della Slovacchia.

“Soprattutto noi giovani dobbiamo interessarci all’attualità in Europa e nel mondo e prendere l’iniziativa, ad esempio per andare alle urne o partecipare ad un partito. Non è la democrazia che deve cambiare, ma le persone che danno forma alla democrazia”. È un processo lungo, dice František, ma è importante iniziare da se stessi e non cercare di scaricare la responsabilità sugli altri. “Al Fridays for Future io non firmerei certo ogni parola. Ma I ragazzi segnalano un problema e riescono a far reagire le persone di tutte le generazioni”.

František Talíř consiglia alle persone di prendere coscienza delle proprie radici per dare un futuro all’Europa. “Ho letto i testi dei padri fondatori dell’Europa. Adenauer, De Gasperi e Schuman hanno avuto più difficoltà dopo la seconda guerra mondiale di quante ne abbiamo noi oggi. Eppure, insieme hanno fatto grandi cose”.

Beatriz Lauenroth

František Talíř era presente all’incontro degli ‘Amici di Insieme per l’Europa’ a Praga 2018.

L’intervista completa di Maria Motykova con František Talíř può essere seguita (in ceco, slovacco e tedesco) su : Podcast Europa per il futuro – Futuro per l’Europa

 

 

Il 9 maggio un “Dialogo Europa online”

Il 9 maggio un “Dialogo Europa online”

Dopo 70 anni dalla Dichiarazione di Schuman e 75 anni di pace in Europa: qual’ è il futuro?

Nella giornata della Festa dell’Europa,
9 maggio 2020
dalle ore 14 alle 16,
da Utrecht (Paesi Bassi) un “Dialogo Europa online”

Dopo la registrazione su //www.utrechtindialoog.nl/bijeenkomsten/europa/ riceverete una e-mail contenente un link con un codice di accesso per la partecipazione. La partecipazione è gratuita.

Lingue: olandese e inglese

L’Unione Europea, con 513 milioni di abitanti e una grande diversità di Paesi, culture e identità,  è un progetto unico nella storia del mondo. È il più grande progetto ed esperienza di pace dopo la seconda guerra mondiale.  Una delle citazioni di Robert Schuman: “La cooperazione e l’integrazione europea non può e non deve diventare un’impresa economica e tecnica: ha bisogno di un’anima, della conoscenza delle sue radici storiche e della sua responsabilità nel presente e nel futuro, e di una volontà politica che serva lo stesso ideale umano”. Trent’anni fa, con la caduta del Muro di Berlino nel 1989 (un evento promettente che ha sorpreso tutti noi, sia dell’Europa orientale che occidentale), cera stata un’euforia diffusa in Europa: pace in Europa, per tutti!

Nel 2020, 70 anni dopo la Dichiarazione di Schuman, discuteremo come si è sviluppato questo progetto umano e, soprattutto, come vogliamo portarlo avanti e come possiamo migliorare. E parleremo sulla cultura e sui valori in Europa: come affrontiamo le nostre differenze e cosa abbiamo in comune? Quali sono le nostre radici storiche? Quale futuro vogliamo per l’Europa? Quali sono le principali sfide che l’Europa deve affrontare? Come possiamo lavorare insieme per una pace stabile in Europa e quali valori sono indispensabili per questo? Risponderemo a queste domande durante il dialogo in piccoli gruppi di discussione.

Programma
14:00 Introduzione interattiva all’argomento
14:15 Video da PAX: quattro scenari futuri per l’Europa 2040
14:20 Dialogo ai “tavoli” (sessione parallela con discussioni di gruppo)
15:20 Sessione plenaria per raccogliere i risultati del dialogo

Insieme per l’Europa nei Paesi Bassi sostiene attivamente questa’iniziativa che è organizzata da Pax voor vrede en Comité Europadag Utrecht. Vi aspettiamo!

Beatriz Lauenroth

Foto persone: ©Canva

Una sfida epocale per l’Europa

Una sfida epocale per l’Europa

Insieme per l’Europa in contatto con l’U.E. ed il Vaticano

È un momento cruciale nella storia dell’Europa e dell’Unione Europea, che richiede la coesione di tutti gli interessati. Per questo motivo Insieme per l’Europa ha scritto ai rispettivi Presidenti del Parlamento europeo, della Commissione europea e del Consiglio europeo (David Sassoli, Ursula von der Leyen, Charles Michel) per ringraziarli del loro lavoro e per sostenerli nelle loro decisioni nella lotta contro Covid-19.

Tra l’altro, le lettere uguali ai tre responsabili affermano: ” …Tuttavia, soprattutto in questo momento, vogliamo impegnarci e pregare per l’insieme e per la solidarietà in Europa. Siamo convinti che il futuro dell’Europa – e del mondo – sia nell’INSIEME. Anche ora l’Europa può darne l’esempio. E nel mezzo delle enormi sfide poste dalla pandemia Covid-19, Le chiediamo di non dimenticare i rifugiati e i richiedenti asilo ai confini dell’Unione Europea. La preghiamo di adottare tempestivamente misure generose per aiutare e – per quanto possibile – accogliere quelle persone. ”

Un’altra lettera è stata inviata a Papa Francesco. La domenica di Pasqua, aveva espressamente invitato il mondo ad affrontare insieme la pandemia. Il Comitato d’Orientamento di Insieme per l’Europa  ha assicurato al Santo Padre il suo sostegno e il suo impegno. „In particolare ci sentiamo interpellati dal Suo appello speciale rivolto all’Unione Europea a trovare una via buona in questa sfida epocale e ben sapendo che da ciò potrebbero dipendere non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero”. E ancora: “Il Suo richiamo a «dare ulteriore prova di solidarietà anche ricorrendo a soluzioni alternative» trova non solo la nostra profonda adesione, ma pure il nostro impegno in tanti Paesi europei.”

A cura di Beatriz Lauenroth

  

Foto Von der Leyen / Sassoli:  © European Union 2019 – Source: EP / CC BY  /
Foto Charles Michel:  Belgian Federal Government //premier.fgov.be/nl/biografie
Foto Papa Francesco: //www.korea.net/

 

 

Sui passi dei Padri Fondatori

Sui passi dei Padri Fondatori

23 febbraio 2020: Giornata intergenerazionale a Bruxelles. 51 europei – giovani e adulti – di due diverse Comunità della rete Insieme per l’Europa in un comune “viaggio alla scoperta” di luoghi significativi.

Da Bruxelles ci scrive  M. Agnès Grenier:

“Su richiesta di Pierpaolo della Comunità Papa Giovanni XXIII, con il quale ci eravamo conosciuti ad Ottmaring in occasione del 20° anniversario di Insieme per l’Europa, Philippe ed io del Movimento dei Focolari ci eravamo resi disponibili per dare una mano ad un gruppo di ragazzi ed adulti (in tutto 51 persone) di tutta l’Europa, desiderosi di visitare la nostra città. Malgrado la pioggia e il freddo, ci siamo  lanciati per fare scoprire ai nostri nuovi amici un po’ della realtà europea che si avverte nella capitale belga.

Nel Parlamentarium per es. abbiamo seguito le varie tappe dell’integrazione europea, imparando il funzionamento del Parlamento europeo e capendo meglio il lavoro svolto dai deputati per affrontare le sfide di oggi. Si è vista la complessità di tale struttura e si è capito quanto grande e fondamentale è stata l’intuizione dei padri fondatori dell’UE di costruire rapporti nuovi di collaborazione e fiducia tra le varie Nazioni europee.

Poi siamo stati alla Grande Place/Grote Markt, il centro storico di Bruxelles. Nel corso dei secoli è stato luogo di incontri politici, processi in tribunale, feste culturali e religiose, e addirittura luogo di esecuzioni.

Alla fine della giornata tutti eravamo  ebbri  da così tanta storia.  Ma prima di tutto abbiamo sentito come i legami tra il Movimento dei Focolari e la Comunità Papa Giovanni XXIII si sono rinforzati: ci siamo sentiti  una unica famiglia. Insieme, abbiamo dato vita ad una piccola espressione dell’Unione Europea!”

a cura di Beatriz Lauenroth

Foto: ©Matteo Santini; Foto Planetarium: Wikipedia

“Era come la Pasqua”

Larisa Musina, cristiana ortodossa di Mosca, pro-rettrice dell’Istituto di Educazione San Filaret, ha partecipato alla celebrazione del 20° di Insieme per l’Europa ad Augsburg/Germania nel novembre scorso, in rappresentanza della “Orthodoxe Transfiguration Brotherhood.”

Durante il convegno è stata ricordata la storica firma della “Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione” del 31.10.1999, giorno in cui è nata la rete ecumenica IpE, una delle risposte concrete alla sete d’unità del popolo cristiano. E’ proprio il giorno della celebrazione nel Municipio di Augsburg, il 9 novembre, si ricordava il 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino, svolta radicale nelle relazioni Est-Ovest.

Al suo entro in Russia, Larisa ha condiviso con la sua Comunità le sue impressioni sull’evento. Eccone alcune:

“All’incontro di quest’anno ha partecipato il vescovo luterano Christian Krause, uno dei due firmatari della Dichiarazione nel 1999. Allora era il Presidente della Federazione Mondiale Luterana. Lui ha detto due cose importanti. In primo luogo, la strada verso la Dichiarazione non è stata facile. Ci sono voluti molti sforzi per terminare il ventesimo secolo senza lasciare una divisione così significativa alle generazioni future. In secondo luogo, il vescovo Krause ha testimoniato di apprezzare molto il lavoro dei Movimenti e delle Comunità ecclesiali.”

“Questo dialogo e i processi ad esso associati hanno avuto origine e si stanno sviluppando nella logica del rinnovamento della vita ecclesiastica.” Si tratta di mantenere l’autenticità della Chiesa cristiana, sviluppando la sua capacità di realizzare la propria vocazione nel mondo. “È interessante notare che questa iniziativa è stata presa in primo luogo dai Movimenti ecclesiastici.”

Larisa così si esprime sulla solenne serata di conclusione dell’incontro: “La sera abbiamo pregato insieme nella chiesa luterana di Sant’Anna, la stessa chiesa dove è stata firmata la Dichiarazione. Poi, con le candele accese siamo andati nella piazza accanto alla chiesa. Abbiamo ringraziato Dio per i suoi doni, compreso il dono dell’unità dei cristiani, di cui molte persone hanno dato testimonianza. Poi, sempre con le candele accese, tutti ci siamo incamminati verso la città. Era come la Pasqua.”

Con la luce del Risorto nei cuori, i partecipanti sono tornati nei loro Paesi, per portare Dio ai popoli.

Stralci di un articolo-intervista di Oleg Glogolev a Larisa Musina (Istituto ortodosso San Filaret, Fratellanza della Trasfigurazione, Russia), a cura di Beatriz Lauenroth

Fonte: //psmb.ru/a/eto-bylo-kak-na-paskhu.html

 

 

Lo splendore dell’Europa è la sua gente

Preparare il terreno alla riconciliazione. 

Walter Kriechbaum è pastore evangelico e segretario di YMCA a Monaco di Baviera. Il suo cuore batte per l’Europa e vuole vivere la riconciliazione. Per questo coltiva amicizie anche in Polonia e Ucraina nella rete internazionale ed ecumenica Insieme per l’Europa.

Come tedesco, incontro spesso le crudeltà della storia durante i miei viaggi nell’Europa dell’Est. Una volta mi sono trovato, insieme ad amici polacchi, senza parole a Lutsk/Ucraina, nei luoghi di commemorazione delle migliaia di polacchi che furono crudelmente assassinati e un’altra volta in un cimitero in mezzo a uno dei più grandi campi di battaglia della seconda guerra mondiale. Improvvisamente i miei amici mi hanno chiesto di pregare come tedesco e come membro della Chiesa evangelica sui morti, per chiedere perdono e pace per i nostri popoli d’Europa”. Walter Kriechbaum ha sperimentato che vivere insieme la riconciliazione può significare, tra le altre cose, percorrere la via dell’afflizione con gli altri, facendo proprio il dolore altrui. Riconciliazione ecumenica significa prestare attenzione ai doni degli altri e creare spazio per il loro sviluppo. Il dolore per l’unità non ancora completa, dice Walter, sembra essere qualcosa come il seme per il futuro.

La riconciliazione non richiede una rappresentanza proporzionale

Monaco 2016: durante una preghiera ecumenica per l’unità dell’Europa, che polacchi e tedeschi avevano preparato insieme, 20 russi entrano inaspettatamente nella chiesa.  Walter, che presiede la preghiera insieme ad un amico polacco, per un attimo non sa come affrontare la nuova situazione. Poi chiede ad una partecipante del gruppo russo di farsi avanti e dare il suo contributo alla preghiera. Cattolici, protestanti, membri di Chiese libere e ortodossi russi ricevono infine la benedizione da un sacerdote polacco del Movimento di Schoenstatt. Walter: “Ho imparato che la riconciliazione ecumenica non domanda né la proporzionalità, né riconoscere chi ha ragione. Gesù Cristo abita nel cuore dell’altro e in modo sorprendente fa sì che la diversità diventi un complemento, senza essere cancellata.”

La riconciliazione ha bisogno di fiducia

Durante i suoi numerosi viaggi attraverso l’Europa dell’Est, Walter continua a costruire una rete di amicizie: “Ma questo richiede pazienza e perseveranza. Spesso ci vogliono anni perché la sfiducia scompaia. Ho capito che l’esperienza ecumenica “di confine” significa sentirsi vicini e lontani allo stesso tempo e sopportare la tensione. Rivolgendo tutti lo sguardo a Gesù, si sviluppa lentamente una vicinanza interiore. Non può essere forzata, ma è opera di Dio”. La fiducia reciproca che ne deriva fa sì che si possa parlare e crea una libertà interiore, riferisce Walter.

La riconciliazione richiede di essere distaccati

“La riconciliazione e la concordia ecumenica non possono essere organizzate”, dice Walter. “Dobbiamo essere staccati ogni volta ed entrare sempre di nuovo nel Kairos di Dio. Solo Lui conosce il momento giusto”. Ma sicuramente si può aprire la strada a questo. “Insieme riusciremo a far risplendere l’Europa. Il suo splendore è  la sua gente che è in cammino verso la riconciliazione.” Walter ne è convinto e vive per questo – ogni giorno di nuovo.

A cura di Beatriz Lauenroth

 

Il Municipio di Augsburg – un luogo storico

20 anni Insieme per l’Europa dal 7 al 9.11.2019 a Ottmaring e Augsburg

Nel 2019, Insieme per l’Europa ritorna in Germania, al Centro ecumenico di Ottmaring / Augsburg, dove la sua storia ha avuto l’inizio nel 1999. Leader e rappresentanti di vari Movimenti e Comunità cattolici, protestanti, anglicani, delle Chiese libere e ortodossi si riuniscono a livello europeo per fare il punto della situazione e guardare al futuro.

Venerdì 8.11.2019, è previsto nel Municipio di Augsburg un ricevimento ufficiale per gli “Amici di Insieme per l’Europa”. In questo luogo storico, la città vuole onorare l’iniziativa internazionale.

La “Sala d’oro”

Il cuore del Municipio di Augsburg è la “Sala d’oro”, costruita tra il 1615 e il 1620 da Elias Holl. Con i suoi imponenti portali, gli affreschi e il magnifico soffitto a cassettoni, la “Sala d’oro” era già al momento della sua costruzione un top del disegno artistico d’interni. La sala prende il nome dai ricchi ornamenti d’oro che ne adornano l’interno.

Premio Pace augustana – Vincitori del premio interconfessionale

In questa sala Chiara Lubich è stata insignita del Premio per la Pace circa 30 anni fa, nel giorno della Festa della Pace augustana, l’8 agosto 1988, per il  suo impegno a livello mondiale nel campo dell’ecumenismo. Il premio, che esiste dal 1985, onora le personalità che hanno dato un contributo singolare alla convivenza aperta e pacifica di culture e religioni. Fu tra gli altri il rabbino Levinson, papa Schenuda III della Chiesa Copta, l’ex-presidente federale tedesco Richard von Weizsäcker e l’ex capo di Stato dell’URSS, Mikhail Gorbachev. Nel 2017, il prestigioso riconoscimento è stato consegnato al Segretario generale della Federazione luterana mondiale, Martin Junge.

“Oberer Fletz”

Un piano sotto la “Sala d’oro”, nello storico “Oberer Fletz” – sala in stile caratteristico –  dove il consiglio comunale di Augusta si riunisce nei giorni feriali, si raduneranno il 9.11.2019 i partecipanti del convegno annuale degli “Amici di Insieme per l’Europa“.

Beatriz Lauenroth