Risvegliare la responsabilità

Risvegliare la responsabilità





Insieme per risvegliare la responsabilità personale verso la società

E’ questo il tema che anima l’appuntamento per la Giornata dell’Europa 2024 a Roma. Per approfondire il proprio impegno di cittadino europeo nelle sfide della società odierna, è previsto il seguente programma:

  • Saluto del dott. Carlo Corazza – Capo Ufficio di Roma del Parlamento Europeo
  • “Cittadini e comunità protagonisti della democrazia europea” – Claudio Sardo, giornalista
  • Buone pratiche di impegno nel sociale
  • Preghiera ecumenica per l’Europa, preparata da rappresentanti di Chiese cristiane








Il team romano di Insieme per l’Europa

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Radici cristiane e futuro dell’Europa

Radici cristiane e futuro dell’Europa

In occasione della Giornata dell’Europa il 9 maggio e in vista delle elezioni europee in giugno, è prevista una Conferenza online con uno dei relatori presenti all’incontro degli Amici di Insieme per l’Europa a Timisoara 2023, l’ex primo ministro della Slovacchia (2021-2023), Eduard Heger. Sarà inoltre presente Jeff Fountain, direttore dello Schuman Center of European Studies.

La conferenza (in inglese e tedesco) si terrà





e ha come tema di fondo: “Radici cristiane e futuro dell’Europa”.

I dati d’accesso si trovano sul flyer>>

Vi aspettiamo!

I cristiani come sentinelle che vigilano sull’Europa

I cristiani come sentinelle che vigilano sull’Europa

La Giornata per l’Europa 2023 a Milano, a Siena e a Bari

A MILANO RIFLESSIONI PROFONDE E PROPOSITI CORAGGIOSI

Una casa accogliente quella di via Rovigo a Milano che ha visto radunarsi una sessantina di persone di Insieme per l’Europa per un momento di riflessione, di confronto e di dialogo sul tema dell’Europa e della pace. Una vera festa tra “canto, relazioni e preghiera” – dicono Dolores Librale e Alfonso Fornasari – per fare riflessioni profonde e propositi coraggiosi. Erano 4 i “libri da sfogliare”: l’eredità dei Padri fondatori dell’Unione Europea, l’esperienza storica dell’Europa dell’Est, la visione universale della cristianità e la testimonianza di un politico europeo.

Il prof. Edoardo Zin (già vice-presidente dell’Institut Saint Benoit, patrono d’Europa; postulatore della causa di beatificazione di Robert Schuman) non esita a sottolineare che “… la pace non verrà mai dal perseguimento dei propri interessi strategici, bensì da politiche capaci di guardare all’Insieme, allo sviluppo di tutti, attente alle persone, ai poveri e al domani, non solo al potere, ai guadagni e alle opportunità del presente. Per tutto questo i cristiani sono chiamati ad essere le sentinelle che vigilano sullEuropa”.

Traian Valdman, Arciprete, Vicario eparchiale emerito della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, offre una prospettiva dell’Europa orientale: “… io venivo da un mondo che non era libero, in cui però i cristiani continuavano a salutarsi, da Pasqua all’Ascensione, con l’acclamazione “Cristo è risorto”, in barba a tutta l’ideologia del regime al potere.”

Il Prof. Emilio Florio, Presidente del Centro culturale protestante di Milano e docente di filosofia e storia, ci porta nel “giardino terrestre creato per ospitare il genere umano”: “Noi siamo cristiani proprio perché ci sporgiamo oltre il limes per accogliere, per parlare con tutti…(…) I primi cristiani erano “cattolici”, cioè erano universalisti, vedevano nell’altro il fratello. Non solo “quelli di qui”. Noi invece, interpretando in modo restrittivo il concetto di giardino, abbiamo costruito muri dappertutto  in Europa. (…) Siamo alberi che svettano da una parte verso il Cielo e dall’altra verso i fratelli dell’Universo mondo a cui siamo stati chiamati”.

David Sassoli (Presidente del Parlamento europeo fino alla morte prematura) – quasi come illustrazione di queste frasi – attraverso un breve video preparato nel 2020, ha potuto testimoniare che quanto si sogna sull’Europa, insieme è possibile realizzare.

A BARI DI SEI CHIESE DIVERSE

Ed ecco l’email che ci scrivono Rita e Giulio Seller da Bari:
“Abbiamo appena concluso il nostro appuntamento di Insieme Per l’Europa, e siamo felicissimi per la riuscita dell’evento. Eravamo di sei Chiese diverse e di una decina di movimenti cattolici; in tutto 130 persone sedute ed alcune in piedi. L’incontro si è svolto un una sala annessa ad una libreria cristiana. E’ venuto il vescovo che ha tenuto un saluto insieme ai due relatori: la Pastora luterana di Napoli-Bari, Kirsten Thie, e Giuseppe Gabrielli di Sant’Egidio. Hanno allietato la serata i canti della Corale ecumenica “Anna Sinigaglia”. E’ stata una bellissima occasione per creare unità fra tutti, e alla fine eravamo tutti grati della riuscita dell’evento.”

A SIENA PREGHIERA ECUMENICA PER L’EUROPA

Sull’avvenimento a Siena parlano le foto allegate e… un breve articolo apparso su “Toscana oggi” del 28 maggio>>

A cura di Ilona Tóth

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Festa dell’Europa 2023

Festa dell’Europa 2023

Flash da alcuni Paesi europei

Francia

Forti del successo dell’anno scorso, Insieme per l’Europa ha voluto ripetere a Strasburgo una mobilitazione popolare: un corteo di circa 150 persone ha marciato pacificamente per la città con lo slogan: “Insieme per l’Europa – Obiettivo Pace”. Essa è iniziata al Parlamento Europeo, per arrivare ad una chiesa protestante nel centro città.

Abbiamo detto forte che, da cristiani, non possiamo avere altro anelito che quello della pace e che si devono trovare soluzioni creative. Vi hanno partecipato anche il gruppo Insieme per l’Europa di Lione e quello di Landau (Germania).

Guidati nel canto da un gruppo di giovani di Taizé, la marcia si è conclusa nel Temple Neuf con un’ora densa di preghiera, di lode e di conversione alla pace: una preghiera ecumenica promossa dal Consiglio delle Chiese cristiane di Strasburgo per la riconciliazione e l’unità dell’Europa. Erano 400 le persone presenti, compresi rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa.

Belgio

Astenet (Eupen) è conosciuto come il paese delle tre frontiere (Belgio, Olanda, Germania). Il 27 aprile una delegazione di Insieme per l’Europa – composta da persone del Rinnovamento carismatico, Comunità di Sant’Egidio e Focolare – si è recata lì al Santuario di Santa Caterina da Siena, patrona d’Europa, per la sua festa.

Dopo un incontro fraterno con i Caterinati del luogo, abbiamo partecipato all’Eucaristia. Alla fine, abbiamo presentato la nostra rete ecumenica e le nostre iniziative per la Festa dell’Europa. Abbiamo vissuto un incontro fraterno, di preghiera e pieno di gioia. Questo apre nuovi orizzonti per la nostra rete in Belgio.

Germania

Già da alcuni anni la città di Monaco invita attorno al 9 maggio ad una “Festa dell’Europa”, per sensibilizzare i cittadini a varie tematiche del nostro Continente.

Assieme ad una trentina di organizzazioni ed associazioni che hanno a cuore il nostro Continente, per il secondo anno consecutivo anche “Insieme per l’Europa” è stato presente con un gazebo ben frequentato ed alcuni giri in ‘gondola’ nella grande ruota, che offre una vista panoramica sulla città. Un giro (10 persone) durava 25’ ed offriva l’occasione per parlare della nostra rete, delle iniziative e degli ideali che ci muovono.

Come cristiani di varie Chiese ci siamo sentiti interpellati a testimoniare il nostro impegno per un’Europa più fraterna e soprattutto per la pace. Ci siamo già dati appuntamento per l’anno prossimo!

Portogallo

Anche a Porto si è tenuta il 9 maggio una preghiera per la pace in Europa, promossa da Insieme per l’Europa e dalla Commissione ecumenica della città, nella Igreja de Cedofeita. Vi erano rappresentanti di sei Chiese, presenti i vescovi della Chiesa cattolica e lusitana, e di vari Movimenti. La preghiera era incentrata sulle frasi del Padre Nostro; mentre si citavano i Paesi europei per i quali si pregava, la bandiera di questi Paesi veniva portata all’altare.

È stata tradotta anche in portoghese la Novena, preghiera di nove giorni per la pace in Europa, scritta quest’anno appositamente per la Festa dell’Europa (cfr. Articolo sul sito: Il Padre Nostro – una preghiera per l’Europa, 30.3.2023).

In tanti posti in Europa si è pregato intensamente la Novena; a Vallendar, Centro internazionale di Schönstatt, lo ha fatto tutta la Comunità di quel Movimento.

a cura di Diego Goller

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Roma è fedele

Roma è fedele

La veglia per l’Europa continua – il 9 maggio nella Città Eterna

Era il 24 marzo del 2017 quando, alla vigilia del 60° anniversario dei Trattati di Roma, nella Basilica romana dei Santi Apostoli, gremita di gente, presenti alti rappresentanti ecclesiastici e civili, tutti in piedi, insieme, all’inizio della Veglia di preghiera promossa da Insieme per l’Europa abbiamo ascoltato la citazione dal Preambolo del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Momento forte, indimenticabile, un richiamo: ‘Europa, devi ritrovare te stessa, come continente, come civiltà, nel cristianesimo.’

Dialogo e la conquista della pace

E Roma è fedele. Ogni anno, attorno al 9 maggio in occasione della Giornata dell’Europa, Roma torna a raccogliere cristiani di varie Chiese, per pregare, testimoniare e dare ancora speranza per il futuro del Continente. Insieme per l’Europa mirava quest’anno al “Dialogo: cultura dell’incontro per conquistare la pace”. Chi vi ha partecipato non poteva dubitare della serietà dell’impegno:, la Chiesa ortodossa rumena e quella greco-ortodossa, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Chiesa anglicana, i Metodisti, le Chiese pentecostali, l’Esercito della Salvezza, vari Movimenti e Comunità, volevano ‘firmare’ con la loro presenza il comune, perseverante e inquieto desiderio di tutti: la PACE.

La pace è frutto di un costante lavoro di artigianato 

“Non è un caso che nel 2013 l’Unione Europea abbia ricevuto il Premio Nobel per la pace. Ricordiamoci sempre di questo mandato che viene dalla storia, ma che deve tramutarsi in iniziative politiche a favore della pace” – sottolineava nel suo discorso l’ambasciatore Pasquale Ferrara, attuale direttore Generale degli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Seguivano alcune testimonianze di riconciliazione, che ricordavano come la pace sarà sempre frutto di un fedele e costante lavoro di artigianato. Allo stesso tempo si deve alzare lo sguardo sull’intero globo per rendersi conto che “La pace come politica – continuava Ferrara – non è un’opzione astrattamente etica; molto più concretamente, è una necessità pratica, se non vogliamo ridurre il mondo in cenere, sia per la guerra atomica, sia per il cambiamento climatico.”

Preghiera e reti nel mondo cristiano

La preghiera ecumenica conclusiva ha visto unito nella sua ricca diversità un piccolo popolo, rivolto verso Colui che proprio quel giorno nella liturgia cattolica ripeteva: „Vi lascio la pace, vi do la mia pace.” ( Gv 14,27).
Il 24 marzo del 2017 era presente anche l’allora europarlamentare David Sassoli, che in una intervista sottolineava: “Bisogna innanzitutto che i cristiani si facciano sentire un po’ di più, e devono esserci reti nel mondo cristiano che diano il testimone ad altri.”

Speriamo che la nostra rete possa essere una piccola, ma vigorosa eco di queste sue parole.

A cura di Ilona Toth

L’evento godeva del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e si inseriva nelle iniziative di Insieme-per.eu (Community del Parlamento Europeo).

Per chi desidera leggere il discorso di Pasquale Ferrara – 1°parte>>   –    2°parte>> 
Vedi anche l’articolo su SIR del 10 maggio>> 
Per rivedere il programma: https://youtu.be/BQIX8SrH_FM

Foto: Ala Laiba

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